I sindaci e i Savoia
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La Stampa Sabato 21 giugno 2003
Lettere

I sindaci e i Savoia

Ho appreso con un certo stupore che i signori Savoia sono stati ricevuti dai Sindaci di Torino, Venaria e Druento, da numerosi assessori e soprintendenti, poi in Provincia e in Regione, e infine dal cardinale arcivescovo. Sono un cittadino italiano di una certa età, che ha sempre pagato le tasse ed è, sino ad oggi, incensurato; mio padre ha fatto la guerra 1915-18, ne è uscito decorato, ha vissuto ed è morto da galantuomo. Fra i miei avi non ve n'è alcuno - ne sono certissimo - che abbia tradito lo Statuto Albertino, o che abbia firmato leggi razziali, e nemmeno che sia vilmente fuggito davanti al nemico. Bene, posso aspirare a ricevere un trattamento per lo meno simile a quello che è stato riservato ai suddetti signori dalle Autorità della Repubblica italiana?

Eugenio Calvi, Torino

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