Il Rich (Op. cit.) alla voce Rostrum (έμβολος) porta la figura di questa testa di cinghiale, come esempio del rostro delle navi antiche. - Nelle guerre dei primi tempi, egli scrive, esso consisteva in un singolo trave, coverto sulla punta d'una testa in metallo, a figura per lo più d'animale, come è mostrato nell'annesso esempio da un originale, forse unico, che fu trovato in fondo al porto di Genova, e si crede affondasse quivi nella battaglia combattutavi tra i Genovesi e Magone il Cartaginese. Sporgeva dal davanti della nave ad una certa altezza sopra la chiglia ed il filo dell'acqua, nel modo mostrato dall'incisione, 6 Navis turrita, ecc. -.

Nell'opera del gesuita Francesco Antonio Zaccaria, pubblicata in Venezia nel 1754, col titolo - Excursus litterarii per Italiam, si leggono (vol. I, p. 23) le seguenti parole. - Quindi quel singolarissimo Rostro di bronzo, avanzo d'antica nave, ritrovato nei fondi di questo porto (di Genova) l'anno 1597, rappresentante la testa d'un cinghiale, avrà per avventura guernito la prora di qualche nave nominata Aper, ecc. -. E ne riporta il disegno che è orribile; laddove l'originale è stupendamente modellato come può vedersi dal disegno che qui è dato nella figura 52. Il mentovato scrittore aggiunge poi, che nel posto ov'era al suo tempo questo monumento, si leggeva l'iscrizione seguente:

VETVSTIORIS HOC AEVI ROMANI
ROSTRVM IN EXPVRGANDO PORTV
ANNO MDXCVII ERVTVM VNICVM
HVC VSQVE VISVM EXIMIAE MAJORVM
IN RE NAVTICA GLORIAE DICAVERE
CONCIVES



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