Campanella Federico, da Genova (1804-1884). - Laureato in legge, fu amico di Mazzini che lo incaricò, assieme ai fratelli Ruffini, di formare il comitato di Genova che divenne il centro insurrezionale d'Italia. Fallito il moto del 1833, stette all'estero per vari periodi. Insorta Genova, il 27 marzo 1849, contro il governo di Torino e per il timore di una invasione austriaca, fece parte del governo provvisorio ed ebbe parte attiva nell'insurrezione, essendo capo di stato maggiore della Guardia Nazionale, e per questo fu tra i condannati a morte. Repressa nel sangue l'insurrezione da La Marmora, si imbarcò con Nino Bixio e Goffredo Mameli per raggiungere Roma. Occupata Roma dai Francesi, prese la via dell'esilio. Dopo l'unità d'Italia fu deputato e giornalista. Si interessò ai problemi dell'irredentismo, della massoneria ed ebbe legami con organizzazioni di sinistra.

Liberamente tratto da Dizionario Biografico dei Liguri, Consulta Ligure, Genova, 1994, ad vocem



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