Weber Federico, pur non avendo avuto parte preminente nei moti genovesi del marzo-aprile '49, fu escluso dall'amnistia e condannato in contumacia ai lavori forzati a vita sotto l'imputazione di essersi recato, incaricato da Costantino Reta, presso la Divisione Lombarda, al cui comando portò la somma di L. 10.000 ottenuta dal tesoriere del Comune.

Tratto da Genova nel 1848 - 49, a cura del Comune di Genova, Torino, 1950, pag.332



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