[ Indietro ] DE STEFANIS (corso Alessandro)Il nome della strada ricorda il combattente della rivoluzione di Genova del 1849. Nacque a Savona nel 1826 da Benedetto De Stefanis, medico e patriota esule nel territorio ligure dopo aver propagato i principi della rivoluzione francese in Piemonte. Alessandro De Stefanis lasciò gli studi per militare volontario nella campagna del 1848 distinguendosi in prove di coraggio, tanto da guadagnarsi a Custoza una medaglia al valore. Dopo la sfortunata campagna, i genovesi in fermento «impugnando il fucile vollero lacerati gli infami capitoli che facevano dell'Italia una provincia teutonica e mostrare all'Europa che la guerra di popolo sostituita alle principesche battaglie, bastava a ricacciare il nemico al di là dell'Isonzo». I moti a cui aderì il De Stefanis corrisposero a questo intendimento, ed il mattino del 5 aprile fu primo a presentarsi per condurre l'impresa di sortita esplorativa dal forte Begato, disposta da Lorenzo Pareto. Uscito con altri dal forte, guardato dai piemontesi, si imbatté con i soldati di Lamarmora e dopo lo scambio di alcune fucilate, cadde bocconi colpito ad una gamba. Trascinatosi a stento in una vicina capanna fu ulteriormente colpito con baionette e i calci dei fucili, tanto da invocare la morte per le atroci sofferenze. In quella condizione giacque due giorni, quando riconosciuto da un ufficiale con il quale aveva militato venne trasferito all'Ospedale Militare e quindi alla propria casa, per interessamento del fratello medico. Dopo un mese di sofferenze per le ferite riportate, Alessandro De Stefanis spirò il 4 maggio 1849. Fu tumulato nella chiesa di N. S. di Loreto in Oregina. L'iscrizione del monumento dice: «Alessandro De Stephanis di Savona / propugnatore volontario dell'italica indipendenza / combatté nel 1848 con antica virtù / ed ebbe premio di valor militare / Uscito alla seconda prova / lo rattenne a mezzo il cammino, la misteriosa fortuna degli oppressori / ferito a Genova nei moti d'aprile / penò 28 dì / poi lo spirito magnanimo / volò alla patria dei liberi perdonando / Odi la voce del sangue innocente / o liberatore supremo». Tratto da Tomaso Pastorino, Dizionario delle strade di Genova, Genova, Tolozzi, 1968, voce DE STEFANIS (corso Alessandro) [ Indietro ] |