I personaggi
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Il Secolo XIX Domenica 11 gennaio 2004

I personaggi

Giuseppe Avezzana (1797 - 1879). Combattente napoleonico nel 1813, partecipò ai moti del 1821, guadagnandosi una condanna a morte in contumacia. Esiliato in Spagna, combatté con i costituzionalisti contro la Santa Alleanza sotto le cui insegne militava anche Carlo Alberto di Savoia. Caduto prigioniero e deportato a Nuova Orleans, partecipò alle guerre di indipendenza del Messico. Rientrato in Italia, partecipò all'ultima fase della guerra piemontese all'Austria. Il 26 febbraio 1849 fu nominato comandante della Guardia Nazionale di Genova e guidò l'insurrezione della città. Condannato a morte in contumacia, accorse a difesa della Repubblica Romana. Dall'esilio di New York, nel 1860 lo richiamò Garibaldi che lo volle con sé, Fu alla battaglia del Volturno e all'assedio di Capua e ancora al fianco di Garibaldi nella campagna del 1866 e l'anno dopo a Mentana.

Giacomo De Asarta (1786 - 1857). Iniziata la carriera militare all'epoca di Napoleone, nel 1840 raggiunse il grado di luogotenente generale e viceré di Sardegna. Al comando della Divisione Militare di Genova dovette affrontare la ribellione della città. La Marmora ne censurò duramente la condotta, invano egli si difese con una memoria. Venne collocato a riposo il 10 agosto 1849.

Alfonso La Marmora (1804 - 1878). Figlio di un militare piemontese, il marchese Celestino Ferrero Della Marmora, riorganizzò l'artiglieria piemontese alla vigilia della 1° Guerra d'Indipendenza. Ministro della guerra a cavallo dei fatti di Genova, dopo l'armistizio di Villafranca (1859) divenne primo ministro, sostituendo Cavour dimessosi per protesta. Nel 1860 fu nominato prefetto di Napoli e si segnalò per l'energia con cui represse il brigantaggio. Nuovamente presidente del consiglio (1864/66) definì l'alleanza con la Prussia in vista della 3° Guerra d'Indipendenza. Le disfatte di Lissa e Custoza (1866) lo costrinsero a dimettersi. Dopo la presa di Roma (1870) fu luogotenente nei territori pontifici. Il fratello Alessandro fondò nel 1836 il corpo dei bersaglieri.

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