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Il Secolo XIX
Sabato
10 giugno 2006
Savona e Genova / 1
Solo uniti si vince
La lettera della savonese che ama la sua piccola
città è bellissima perché vi traspare tutto il giusto orgoglio di chi ama le propri
radici. Ma proprio perché come la scrivente sostiene «il vivere civile dovrebbe prevalere
sulle antiche invidie», trovo che, pur conservando ognuno la propria storia, sia arrivato
il momento che Genova e Savona, invece di continuare in una sterile polemica, diano
l’esempio di come tutta la Liguria possa tornare a essere protagonista nel mondo della
globalizzazione. Da genovese “foresto” (sono marchigiano di origini), innamoratissimo
della città nella quale ho scelto di vivere, ho prima di tutto cercato di conoscerne bene
la storia, e ho capito soprattutto una cosa. Al di là delle polemiche su quello che Genova
può aver fatto a Savona, tutte le comunità liguri sono riuscite a portare a compimento
un’impresa encomiabile: hanno saputo creare una civiltà ligure permeata di valori. Che
Savona sia riuscita ad avere l’istallazione della Stazione Marittima e il conseguente
approdo delle navi della Costa Crociere lo trovo giustissimo perché evidentemente è stata
più brava di Genova. Genova invece di lamentarsi, si dia da fare e trovi altri spazi. Le
quattro province liguri e le loro realtà comunali devono imparare a fare sistema. La Cina
e l’India non devono fare paura ai liguri che nei secoli hanno saputo cavarsela. Noi
abbiamo sempre cercato solamente di commerciare con tutti i popoli, scambiando esperienze,
culture e tolleranza. Questa è l’eredità più importante della civiltà ligure. Oggi che
le guerre si stanno rivelando sempre più tragiche ed il commercio mondiale sta diventando
sempre di più fattore importante dell’economia, la Liguria può ritrovare un suo ruolo.
Occorre esserne consapevoli ed agire con determinazione.
Vincenzo Matteucci
vincenzomatteucci@libero.it
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