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VERGOGNA!

L'A.R.Ge, Associazione Repubblica di Genova, ha chiesto civilmente di rimuovere la statua del Re Vittorio Emanuele II da Piazza Corvetto per sostituirla con un monumento che ricordi le vittime del Sacco di Genova, la feroce repressione del 1849 ordinata dallo stesso Monarca al Gen. La Marmora. È bene che la polemica scaturita da questa richiesta si mantenga sui "FATTI STORICI", ben documentati dal libro di Leonida Balestreri, "I moti genovesi del '49", e dal testo, comprendente il "Diario di Emanuele Celesia e il Commentario di Federico Alizeri", stampati nel 1952 dal Municipio di Genova.

 Sulla base di queste ampie documentazioni l'A.R.Ge ha promosso questa iniziativa perché

È VERGOGNOSO

che, crollato lo Stato monarchico (1945), che aveva avuto tutto l'interesse a "nascondere" determinati "fatti storici", nessuna Istituzione genovese e ligure (Comune, Provincia, Regione) abbia sentito il

dovere morale civico

di ristabilire la verità:

  1. I caduti della feroce repressione delle truppe sabaude giacciono in una fossa comune, nella cripta del Padre Santo (sopra P.zza Corvetto) e non gli è stata dedicata nessuna lapide, monumento, ecc.
  2. Colui che ordinò la feroce repressione, Vittorio Emanuele II, ringraziò il Gen. La Marmora per aver represso i moti insurrezionali genovesi del 1849 (30.000 truppe sabaude, in una città che contava appena 90.000 abitanti!), con una lettera, nella quale definì i genovesi "vile ed infetta razza di canaglie", perché rivolevano la loro antica Repubblica di Genova. E a questo re è stato eretto un monumento!
Il Presidente Onorario
Prof. Franco Bampi
Il Presidente
Dr. Mario Polastro
Il Segretario
Dr. Vincenzo Matteucci
Il Tesoriere
Dr. Pierluigi Patri

tratto da un volantino stampato in proprio il 15 dicembre 1997 e diffuso dall'A.R.Ge. - Associazione REPUBBLICA di GENOVA, Via Colombo 6/5 16121 Genova, Tel. 010-585.263

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