«Nessuno tocchi la statua del re»
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il Giornale Martedì 16 dicembre 1997

I monarchici

«Nessuno tocchi la statua del re»

I faraoni egiziani avevano la brutta abitudine di sfregiare le statue dei loro predecessori affinché se ne perdesse la memoria. Adesso non si salva neppure Vittorio Emanuele II. Domenica scorsa l'Arge (Associazione Repubblica di Genova) sotto la statua di del re d'Italia ha steso uno striscione con la scritta: «Questo re ha definito i genovesi "vile ed infetta razza di canaglie" nella lettera inviata al generale La Marmora l'8 aprile 1849. Chiediamo, civilmente, che venga tolto da questa piazza che appartiene ai genovesi».

La sorprendente iniziativa è del segretario dell'Arge Vincenzo Matteucci, il quale tiene a sottolineare che la sua associazione sarà sempre più impegnata a far luce «su alcuni avvenimenti storici, rimasti stranamente e ingiustamente oscuri». Per fortuna non si è ancora ripassato Dante Alighieri che dei genovesi disse anch'egli peste e corna.

Se voleva richiamare un po' di attenzione sulla sua crociata per una riedizione dell'antica Repubblica di Genova, Matteucci c'è riuscito. «Il re non si tocca», proclama il presidente dell'Associazione culturale Umberto II Andrea G. Pedemonte Cabella, che ricorda disgustato come il monumento di piazza Corvetto sia stato eretto dagli stessi genovesi riconoscenti al Padre della Patria per la compiuta unità d'Italia.

«È stupefacente - intervengono i parlamentari di An Paolo Armaroli e Gustavo Selva - che l'esilio di una statua sia rivendicato proprio nel momento in cui tutto lascia prevedere che anche gli eredi maschi di casa Savoia possano tornare in Italia. La morte della Patria è un rischio tanto più imminente quanto più la memoria storica di una Nazione viene cancellata a colpi di piccone».

«Giù le mani dalla storia», ammonisce il segretario provinciale di Alleanza nazionale monarchica, Michele Fiorino, mentre la Federazione monarchica italiana fa appello al senso civico dei genovesi, affinché «valori risorgimentali e unitari non vengano oltraggiati».

Non sappiamo con che cosa Matteucci vorrebbe sostituire il monumento di Vittorio Emanuele a Corvetto. Magari con una statua di Bossi che attinge l'acqua dal Po?

m.b.b.

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