Paolo
Villaggio: La mia Genova
Vuoi mettere piazza Corvetto
senza la statua del baffuto Savoia
PAOLO VILLAGGIO
(...) rigurado la magnifica prospettiva di via Assarotti e mi domando
che c'entra con la città, con la sua storia, la statua equestre di re
Vittorio Emanuele II.
Questi Savoia hanno imposto in tutte le città italiane l'immagine
baffuta di quel re reazionario e mediocre, quello che se la faceva con la
bella Rosin per intenderci, a Roma, poi a piazza Venezia l'hanno fatta
grossa, hanno rovinato la vista dei Fori Imperiali, del Colosseo e
dell'arco di Costantino con quell'orrenda, enorme macchina da scrivere di
marmo che il Vittoriale. La tomba del Milite Ignoto, poi, è solo una
testimonianza dei massacri dei contadini italiani nelle trincee della
prima guerra mondiale.
Questi Savoia piemontesi alla Storia d'Italia hanno regalato la strage
di Bava Beccaris a Milano, la prima guerra mondiale, hanno accettato il
fascismo, la seconda guerra mondiale, le persecuzioni anti-semite. Il
tutto senza batter ciglio, ma sono stati solo complici vergognosi. Non mi
piacciono gli uomini con i baffoni e per di più a cavallo: là in mezzo
ci vedo più Mazzini, genovese e veramente liberale e progressista ante
litteram.
(...)
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