La
diatriba sulla statua a Vittorio Emanuele in piazza Corvetto
I monarchici: "Giù le mani dal re"
Al grido «Il re non si tocca» insorge l'Associazione Culturale
Umberto II contro la campagna dell'Arge (Associazione Repubblica di
Genova) che vuole far eliminare la statua di Vittorio Emanuele II da
piazza Corvetto. Motivo? Il re, in un carteggio epistolare, sarebbe stato
irriverente nei confronti dei genovesi.
L'associazione monarchica sostiene invece che il monumento va salvato:
«perché fu eretto dagli stessi genovesi riconoscenti al padre della
patria per la compiuta unità d'Italia».
Sullo stesso fronte si schiera anche Alleanza Nazionale Monarchica:
«Noi - scrive il segretario genovese - mai proporremmo di sopprimere
alcunché che ricordi figure centrali della storia, siano esse
repubblicane o monarchiche».
E Alleanza Nazionale Monarchica allega l'elenco di strade genovesi che
nel '44 erano dedicate a re e regine e che cambiarono nome per evidenti
motivi.
Eccone alcune: viale Modugno, a Pegli, si chiamava viale Pietro II di
Savoia; corso Armellini era corso Principe Amedeo; corso Quadrio era corso
Principe Oddone; il ponte Serra era ponte Regina Elena, mentre via Anfossi
era Via Vittorio Emanuele II.
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