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Nota storica: 1814 - 1897

Ci è gradito ricordare che l'ultima comparsa dello stemma della Repubblica in un suo atto di sovranità si trova nel proclama di commiato del governo, datato 26 dicembre 1814, nel quale dignitosamente piegandosi alle decisioni di Vienna, intese non ledere e salvaguardare gli «imperscrittibili diritti di Genova e della Liguria».

In tal modo la Repubblica di Genova cessava de facto nella sua indipendenza, ma senza nessun trattato e senza che vi fosse «debellatio» alcuna, restando così, giuridicamente, la questione indefinita sino ai giorni nostri.

Le insegne ed i colori di Genova, entravano a far parte dello stemma e della bandiera del Regno di Sardegna.

Genova divenne capoluogo di una delle tre Intendenze o Province in cui veniva diviso nel febbraio 1815 l'antico territorio ligure e fu sede dell'Intendente generale.

L'antico stemma genovese ritornava ad indicare solo la Città.

Genova, su richiesta del Consiglio Generale del Corpo cittadino, in data 23 gennaio 1816, otteneva con R.R. Patenti di Re Vittorio Emanuele la seguente insegna municipale: «... una croce rossa in campo bianco, collo scudo ornato di Grifoni... sormontato d'una corona comitale...». La base dello stemma era adorna dell'effigie non mai obliata di Giano bifronte.

A Genova non poteva essere concessa la corona ducale, pur nominandosi il re di Sardegna, duca di Genova, per non dover superare Torino, che pur essendo capitale, aveva titolo comitale, sulla contea di Grugliasco.

Va notato inoltre, che in segno di sottomissione o di perduta indipendenza, nel suddetto stemma i due grifoni erano rappresentati con la coda fra le gambe.

Tale arma restò in uso fino al 1897 anno in cui su istanza della Giunta Municipale a ricordo della dignità passata, fu riconosciuta a Genova la corona ducale. Infatti, nella istituzione del dogato (1339), Genova è solo seconda a Venezia e precede nel tempo anche Milano (1395).

Le R.R. Patenti di Umberto I del 21 marzo 1897 riconoscevano il diritto al seguente stemma che è ancora l'attuale:

«D'argento alla croce di rosso. Lo scudo sarà cimato da corona ducale, col cimiero della testa di Giano bifronte, ed i sostegni di due grifoni». Inoltre la base dello stemma si fregia da ciascun lato del rostro bronzeo di nave romana a testa di cinghiale, pescato nel 1597 nel porto di Genova [ e a tutt'oggi trattenuto presso l'Armeria Reale di Torino, ndr ].

Le code dei grifoni, finalmente, mostravano la punta della coda rivolta l'esterno.

Tratto da A. Agosto,
Origini ed evoluzione storica degli stemmi dei capoluoghi delle quattro province liguri,
p. 190, Gente di Liguria, Almanacco de "A Compagna", Genova, 1971.

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