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I 9 valori della Repubblica di Genova
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Le popolazioni Liguri, forti e fiere della loro sovranità e indipendenza,
avevano saputo creare una vera civiltà, fatta di autentici valori, che oggi si
rivelano attualissimi, moderni e progressisti, fra i quali si ricordano:
- la centralità e l'importanza del LAVORO (il "darsi da fare"
ligure) in un mondo che, in quel tempo, vedeva invece prevalere le consuetudini
feudali dei signorotti (re, imperatori, feudatari, ecc..) che vivevano sfruttando il
lavoro degli altri, come vere e proprie rendite parassitarie sulla Gleba;
- l'importanza della vera SOLIDARIETÀ (che allora si svolgeva sotto il
nome di beneficenza) che vide nella Repubblica di Genova la nascita dell'Albergo dei
Poveri, dell'Ospedale Pammatone, ecc.;
- la lotta a qualsiasi forma di "razzismo" o di
"ghettizzazione", fino al punto di aver saputo accogliere dei
profughi albanesi, i Durazzo, che liberati dalla schiavitù e diventati uomini liberi,
ma rispettosi delle leggi e consuetudini della Repubblica, seppero meritarsi
la stima e la fiducia della popolazione a tal punto che dettero ben otto Dogi alla
Repubblica e divennero una delle famiglie più stimate della Comunità;
- l'assoluta separazione fra la Chiesa ed il Potere Civile al punto tale
che i prelati non potevano assurgere a cariche pubbliche;
- la tolleranza religiosa e il ripudio di tutti i
"fondamentalismi", quando in tutta l'Europa imperversava la
durissima e crudele Inquisizione;
- la forma Istituzionale REPUBBLICANA, per quei tempi già democratica
(il Senato della Repubblica, composto da 400 membri), quando in tutto il mondo di
allora dominavano le monarchie feudali, ereditarie, dispotiche ed autoritarie;
- l'ordinamento interno di schietto stampo FEDERALISTA (le Comunità
liguri avevano propri "Statuti" ed erano legate alla Repubblica di Genova
da veri e propri "patti federali", al punto che la Repubblica di Noli si
autogovernava) consono a un popolo che rifiutava la guerra come strumento di conquista
e di dominazione dei popoli;
- il "controllo" a posteriori, sempre e comunque, dell'operato della
classe dirigente, con l'Istituto dei Supremi Sindicatori, esatto contrario
di quanto avviene oggi essendo il controllo a priori o durante l'esercizio del Governo
e realizzato attraverso una pesantissima burocrazia, capace di paralizzare o quanto
meno rallentare notevolmente l'efficacia dei legittimi poteri decisionali di chi
governa, eletto dal consenso popolare;
- la creazione di una organizzazione politica basata (proprio perché di cultura
mercantile mediterranea) sul rifiuto della tirannia e della guerra di
conquista, dei territori e dei popoli;
Tratto da una proposta di
Mozione inviata dal M.I.L. - Movimento Indipendentista Ligure a
tutte le istituzioni liguri
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