L'Arge, infatti, ha chiesto al sindaco di ricordare, con un'analoga lapide, anche i patrioti genovesi che si erano opposti all'annessione, manu militari, della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna e per questo uccisi dai bersaglieri di Lamarmora nei moti del 1849. Maria Cristina, figlia di Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d'Austria, nasce nel 1812 a Cag!iari. Nel 1824, alla morte del padre, si trasferisce con la madre e due sorelle a Genova. L'anno dopo si stabilisce a Palazzo Tursi. Devota di Maria Santissima degli Angeli, si reca frequentemente al grande santuario voltrese dell'Acquasanta. Nel 1832, alla morte della madre, vive a Torino. Lo stesso anno sposa Ferdinando II di Borbone, re delle due Sicilie. La principessa vuole che la cerimonia - all'epoca evento dell'anno per tutta la nobiltà europea - si svolga nel santuario dell'Acquasanta. Trasferita a Napoli, quattro anni dopo, la regina delle due Sicilie muore di parto dando alla luce Francesco che sarà l'ultimo Borbone a governare il Meridione d'Italia. Ieri la lapide - voluta dall'Associazione Regina Elena e dall'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - che ricorda questa "venerabile principessa benefattrice e filantropa" è stata scoperta dal principe Sergio di Jugoslavia figlio di Maria Pia di Savoia. (l.l.br.) [ Indietro ] |