Nella nostra storia c'è il nostro futuro
VINCENZO MATTEUCCI*
L'attuale momento storico, politico ed economico di Genova e della Liguria,
offre nuovamente la possibilità, ad una Liguria ritornata indipendente, di essere
"protagonista degli affari del mondo". La Liguria fu favorita (soprattutto Genova)
nel suo sviluppo, quando il "passaggio" della corona imperiale dei Carolingi alla
feudalità tedesca, comportò l'ingresso del mondo germanico nella storia, con tutto
il peso politico ed economico dell'Europa centrale e la creazione dell'asse
commerciale tra quest'ultima e le Riviere Liguri. A Genova toccò il compito di
ricostituire la Liguria secondo la direttrice orizzontale, imposta dalla rinnovata
libertà di respiro sul Mediterraneo.
Tutta protesa sul mare, Genova impostò e condusse avanti, con tenace pazienza,
il tema dell'unificazione regionale per avere il massimo slancio e potenzialità
sulla vasta distesa del mare che le si apriva davanti, avendo saldato i conti
con l'ondata saracena. Limitò l'espansione alle spalle, dosando opportunamente
le sue forze, per una perfetta equivalenza tra sforzo compiuto e contropartita
ottenuta. Tra la fine del XIII secolo ed i primi decenni del secolo XVI, Genova
riuscirà ad includere definitivamente, entro i propri confini statali, la
massima parte dell'odierna Regione.
Nasce la Liguria, con una sostanziale omogeneità di linguaggio, di usanze, di
attitudini, di credenze religiose, di intenti ideali. Nasce una vera e propria
Civiltà Ligure che ha saputo illuminare di se non solo le vicende della penìsola
italiana, ma anche l'intero continente europeo. Solamente la violenza degli
eserciti di Napoleone nel 1797 e poi dei Savoia su mandato del Congresso di
Vienna, nel 1814-15, hanno interrotto quella che avrebbe potuto essere una
delle più interessanti esperienze ostituzionali europee che; nella vicina
Svizzera, hanno saputo trovare la loro forma più moderna ed avanzata.
Il destino della Liguria si è invece dovuto "legare" all'esperienza
centralista, giacobina e statalista dell'Italia savoiarda.
L'attuale crollo delle ideologie "imperialiste", l'irrompere del mercato
globale dell'informatica e quindi del capitalismo, soprattutto commerciale,
e dei traffici marittimi e la posizione nuovamente strategica di tutto il
sistema portuale ligure rispetto al grande traffico mondiale che arriverà
nel Mediterraneo, "restituiscono" a Genova ed alla Liguria una grande
opportunità storica, economica e politica.
Questa può essere "giocata bene" se la Liguria si riprende tutte le
responsabilità legate ai poteri decisionali che solamente una completa
indipendenza può dare, senza più la "deriva" romana o di altrove.
* Presidente
Movimento indipendentista ligure
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