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Corriere Mercantile

Venerdì 6 settembre 2002


IL LEADER INDIPENDENTISTA E UNA GAFFE DEL CRITICO D'ARTE

Bampi: «Sgarbi non può dimenticare
che Genova ha titolo di "Serenissima"»

Dopo il Guardasigilli Roberto Castelli, l'ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Il Movimento indipendentista ligure guidato dal professor Franco Bampi e da Vincenzo Matteucci continua la propria battaglia «per salvaguardare i diritti imprescrittibili del popolo ligure». Pochi giorni fa il MIL aveva criticato l'esponente leghista divenuto, un po' a sorpresa, ministro della Giustizia al posto di quel Marcello Pera eletto alla presidenza di Palazzo Madama. Bampi aveva criticato Castelli «per l'incontro sull'isola di Cavallo con Vittorio Emanuele di Savoia», incontro tanto più significativo in ragione dell'imminente fine dell'esilio dei Savoia. Bampi aveva così scritto al ministro per ricordargli «il ruolo svolto, nei secoli, dai Savoia contro la Comunità Genovese e Ligure che hanno sempre cercato di sottomettere con congiure ed invasioni militari... i Savoia sono poi riusciti a "prendersi" la Liguria, solamente nel 1815, quando il Congresso di Vienna, arbitrariamente e con la minaccia di una disastrosa invasione militare da parte di tutte le monarchie europee di allora, decise l'annessione della Liguria al regno sabaudo di Sardegna».

«I Savoia - sosteneva Bampi - non solo non hanno mai risarcito i danni ma, fatto ancor più grave, non hanno mai sentito l'obbligo morale di venire a Genova a chiedere perdono per quanto ha fatto il loro avo solamente 153 anni fa!».

Adesso, nel mirino di Matteucci e Bampi c'è Sgarbi, che giorni fa aveva deriso il suo ex diretto superiore Giuliano Urbani, «uno che chiama Genova "Serenissima"».

«Credevamo - rilevano i due indipendentisti - che almeno Sgarbi conoscesse la vera storia della nostra Repubblica. E invece anche lui sembra ignorare che Genova, come Venezia, è Serenissima».

«Nel 1580 - sostengono infatti Bampi e Matteucci - l'ambasciatore della Repubblica di Genova, Giorgio Doria, ottenne dall'imperatore Rodolfo II° la concessione del titolo di "Serenissimo" per il Doge ed il Senato e per tutta la Repubblica di Genova».

«Che poi la Storia abbia attribuito alla sola Venezia, per antonomasia, tale titolo - è la conclusione dei due cultori di storia patria - è una circostanza che non incide sulla verità dei fatti». Per cui Bampi e Matteucci auspicano che Sgarbi tenga presente.

Vittorio
Sgarbi
aveva
criticato il
ministro della
Cultura
Giuliano
Urbani per
aver definito
Genova
"Serenissima"
e Franco
Bampi ricorda
all'esperto
d'arte che
quella
definizione è
fondata
 

 

Franco
Bampi

ricorda a
Vittorio Sgarbi,
che si era
espresso in
senso
contrario,
come alla
repubblica di
Genova sia
stato in
passato
riconosciuto il
titolo di
Serenissima

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