Il comunismo è... tirchio
Una provocatoria tesi degli indipendentisti liguri
dice che Marx ha copiato dalla Repubblica di Genova
Per tutti quelli che hanno associato il comunismo
alla rivoluzione d'ottobre e all'Unione Sovietica, al manifesto di Karl Marx,
alle lotte operaie del secolo appena concluso, arriva oggi una doccia fredda.
Il comunismo nascerebbe in Liguria nel 1718, ai tempi in cui la
Repubblica di Genova emise leggi a tutela dei lavoratori con norme protettive
dei salariati nei confronti dei datori di lavoro.
La tesi faidate viene dal Mil, il Movimento indipendentista ligure
che oggi accusa Marx di plagio, a tutto vantaggio dei liguri. «La "Civiltà ligure"
aveva anticipato diritti e valori che le altre Nazioni-Stati e grandi ideologi come
Carlo Marx, “scopriranno” più di un secolo dopo» scrivono quelli del Mil sul
proclama digitale del 17
febbraio 2003. I fatti sono documentati nel sito di Franco
Bampi, segretario del movimento, e tratti da un testo di storia economica
del Settecento Genovese.
Ma Bampi si spinge oltre, affermando che "già prima del 1573 vigeva a
Genova, in modo particolarmente severo, il divieto di applicare il cosiddetto
truck system", la forma di sfruttamento del proletariato applicata
dai manifatturieri inglesi al tempo della rivoluzione industriale. In pratica gli
industriali non potevano corrispondere agli operai in alternativa al salario
generi alimentari, ricavando un ulteriore guadagno.
Ammesso che l'analisi storica del Mil sia vera, resta da capire la
tesi conclusiva: visto che persino Marx aveva probabilmente letto le
leggi della Repubblica di Genova prima di scrivere il manifesto, gli
indipendentisti liguri si chiedono perché la Liguria, che aveva saputo
esprimere così importanti valori, non possa riavere oggi la sua indipendenza.
Lo stereotipo che più di tutti è legato ai genovesi non dà ragione a questa
tesi. Che già nel '700 fossero comunisti solo per risparmiare?
28 febbraio 2003
Daniele
Passanante
Mil Movimento
indipendentista ligure
Franco Bampi L'ex
candidato sindaco leghista a Genova
Contro i Savoia Il Mil chiede un risarcimento agli ex re |
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Mil-decalogo |
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Innanzitutto la centralità e importanza del
lavoro (il "darsi da fare" ligure), poi la solidarietà e la
tutela delle persone più deboli, in memoria delle istituzioni
della Repubblica di Genova come l'albergo dei poveri e l'ospedale Pammatone.
Al terzo posto la lotta a qualsiasi forma di razzismo o di ghettizzazione
e al quarto la separazione assoluta tra Chiesa e potere
civile, pur tenendo conto della tolleranza religiosa. Ovviamente
all'interno di una forma istituzionale repubblicana ma federalista.
Tra i dieci valori della "civiltà ligure" ci sono anche la tutela
ambientale, paesaggistica e urbanistica. |
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