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Gazzettino

Sampierdarenese

ANNO XXXI - N. 9/10 - Novembre Dicembre 2003


Intervista al Prof. Franco Bampi

Il professore di meccanica con la
passione per la culture genovese

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(...)

Le chiediamo di spendere qualche parola sul M.I.L. (Movimento Indipendentista Ligure).

Il Movimento Indipendentista Ligure (il M.I.L.) è un movimento trasversale ai partiti ed ha un solo scopo: restituire alla Liguria la sua indipendenza perché ne ha diritto internazionale. Mi spiego.

Come ho già accennato l’annessione della Liguria, che si chiamava allora Repubblica di Genova, al Regno di Sardegna stabilita dal Congresso di Vienna fu illegittima per due fondamentali motivi. Primo perché il legittimo Governo Ligure di allora non accettò le risoluzioni del Congresso, ma le subì per evitare guai maggiori (invasione militare). Secondo perché il popolo non fu mai chiamato a votare alcun plebiscito per sanzionare la violazione del diritto internazionale causata dall’annessione illegittima. Vi siete mai chiesti perché Vittorio Emanuele II fece votare i plebisciti? Di sicuro non lo fece per bontà d’animo! Ma lo fece per non avere problemi sotto il profilo del diritto internazionale: se il popolo votava sì, tutto era a posto. Con le buone o con le cattive il popolo votò sì. Ma non i Liguri, che non furono mai chiamati ad esprimersi. E già, lo sapeva bene Vittorio Emanuele II che i Liguri avrebbero votato no! Meglio farla reprimere duramente da La Marmora nell’aprile del 1849 questa “vile e infetta razza di canaglie” (così definì Vittorio Emanuele II la popolazione genovese) che osava ribellarsi per riavere la sua libertà e la sua plurisecolare indipendenza!

Studiando questi episodi e portandoli alla conoscenza di tutti, Il M.I.L. ha così avuto la certezza che la Liguria ha il diritto internazionale di poter ritornare indipendente, ossia di poter essere nuovamente uno stato sovrano, responsabile dei suoi destini, come lo sono oggi Malta, la Repubblica di San Marino, il Lussemburgo, Cipro, le tre Repubbliche Baltiche, eccetera. Il M.I.L. si batte perché questo diritto sia riconosciuto: sarà poi il popolo, titolare del diritto, a decidere se esercitarlo. Il M.I.L. ritiene che l’esercizio del diritto convenga ai liguri, che starebbero meglio se fossero indipendenti e liberi invece di sudditi dimenticati e marginali in un’Italia approssimativa. Nel sito ufficiale www.mil2002.org può essere trovata tutta la documentazione a riprova di quanto ho asserito.

(...)

Gianna Gandolfo

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