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 STATUTI DELLE REGIONI.
L'ESEMPIO DELLA LIGURIA

Politica La Commissione della Regione Liguria
invita ad un incontro il M.I.L.
(Movimento Indipendentista Ligure)
con lo scopo di raccogliere osservazioni
o eventuali contributi integrativi sul testo


Un'interessante e democratica iniziativa, quella della Regione ligure, che dimostra anche una lodevole volontà di affrontare il nodo delle autonomie non soltanto dal punto di vista freddamente normativo, ma anche sulla base della rilettura dei fatti storici che caratterizzarono popoli e territori.

In un comunicato inviato oggi alla nostra redazione, il
M.I.L. - Movimento Indipendentista Ligure, informa di essere stato invitato dalla "Commissione Statuto" della Regione Liguria ad un
"incontro per raccogliere osservazioni o eventuali contributi integrativi sul testo del nuovo Statuto della Regione Liguria".
In tale incontro, che si terrà il 9 gennaio 2004, alle ore 9,30 presso la sala riunioni R8 sita al piano S2 del Palazzo della Regione Via Fieschi 15, il M.I.L. esporrà tutte le motivazioni "storico-giuridiche" che "dimostrano" il diritto della Liguria di poter inserire, nel nuovo Statuto che sta per essere elaborato ed approvato, la "Premessa Storica", già scritta nella "storica Mozione" approvata, a larghissima maggioranza, dal Consiglio Provinciale di Genova il 9 aprile 2002.

Cogliendo l'occasione di questo annuncio, il M.I.L. spiega l'importanza delle deliberazioni popolari e dei plebisciti. In particolare il M.I.L. nota che quando la Liguria, nel 1805, (insieme a gran parte del Nord Italia) divenne una "Provincia" dell'Impero di Francia, sebbene fosse già "militarmente annessa" alla Francia, il regime napoleonico decise di far votare un plebiscito alla Liguria.
Questo dimostra che, anche all‚inizio del '800, l'annessione di territori andava sancita da un plebiscito. Quando invece la Liguria, sconfitto Napoleone, ritornò indipendente, nell'aprile del 1814, il Congresso di Vienna del 1814-15 ne decretò d'imperio l'annessione al regno di Sardegna, senza far votare alcun plebiscito, rendendo pertanto illegittima tale annessione.
A riprova di tutto ciò, quando i Savoia fecero le "annessioni" dei vari Stati indipendenti della penisola italiana per costituire il regno d'Italia, fecero votare i plebisciti, perché avevano capito benissimo che così facendo "sanavano" l'evidente violazione del diritto internazionale, fatta occupando militarmente i territori.

La Liguria non è mai stata chiamata a votare alcun plebiscito, né per l'annessione al regno di Sardegna, né per la successiva annessione al regno d'Italia!

Il M.I.L. ritiene che, finalmente, questa che è una verità storica inconfutabile debba essere scritta nel nuovo Statuto della Liguria. A supporto di questa iniziativa il M.I.L. ricorda:

la delibera all'unanimità n. 312 della Giunta Comunale di Camogli del 27 novembre 2003;

la delibera all'unanimità n. 32 del Consiglio Comunale di Mignanego del 28 novembre 2003;

che altri Comuni si apprestano a fare altrettanto;

gli oltre 700 Cittadini che hanno già sottoscritto la "raccolta di firme" richiedente la stessa cosa.

a cura di Franco Bampi e Vincenzo Matteucci



 
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