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Il Giornale
Giovedì 8 gennaio 2004
L'ISTANZA IN VIA FIESCHI
Gli indipendentisti alla prova
della carta costituzionale ligure
Il momento è arrivato. Domani il Mil, il movimento indipendentista ligure, consegnerà ufficialmente alla commissione Statuto della Regione la richiesta che, nella nuova carta costituzionale ligure, sia inserita la rivendicazione al diritto della Liguria di essere una Repubblica indipendente.
Il vessillo della città di Genova |
«Esporremo tutte le motivazioni storico-giuridiche che dimostrano il diritto della Liguria di poter inserire, nel nuovo Statuto che sta per essere elaborato e approvato, la nostra storica mozione, già approvata a larghissima maggioranza dal consiglio provinciale di Genova il 9 aprile 2002», spiegano Vincenzo Matteucci e Franco Bampi. La rivendicazione suona così: quando la Liguria, nel 1805 divenne una provincia dell'Impero di Francia, il regime napoleonico fece votare un plebiscito alla Liguria, a dimostrazione del fatto che anche all'inizio del '800 l'annessione di territori andava sancita da un plebiscito. Quando invece la Liguria, sconfitto Napoleone, tornò indipendente, nell'aprile del 1814, il Congresso di Vienna del 1814-15 ne decretò d'imperio l'annessione al regno di Sardegna. «La Liguria non è mai stata chiamata a votare alcun plebiscito, né per l'annessione al regno di Sardegna, né per la successiva annessione al regno d'Italia - spiega Matteucci -. L'annessione è illegittima. E questa è una verità storica inconfutabile, che deve essere scritta nel nuovo Statuto. Pare che tanti in Regione, a partire dal presidente del consiglio regionale, Francesco Bruzzone, la pensino allo stesso modo.
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