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Il Giornale

Martedì 20 aprile 2004


 

«L'Europa è un miraggio: candidati liguri ritiratevi»

Troppo vasto il collegio elettorale per il Parlamento di Strasburgo, Piemonte e Lombardia faranno man bassa di preferenze

Non c'è partita per i candidati liguri alle prossime elezioni europee. Quindi non val la pena candidarsi: lo sostiene il Mil, Movimento indipendentista ligure che invita gli aspiranti al parlamento europeo a farsi da parte, per dimostrare in maniera perentoria il rifiuto di un sistema elettorale che penalizza drasticamente la Liguria.

«È praticamente impossibile riuscire ad essere eletti - sostiene il movimento guidato dal presidente Vincenzo Matteucci e dal segretario Franco Bampi -, perché la nostra regione è inserita in un collegio troppo vasto che comprende anche la Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. Le due grandi regioni sono destinate a fare la parte del leone pigliatutto, cioè il pieno delle preferenze. E alla Liguria non resteranno neanche le briciole».

L'esito è scontato: nonostante l'annunciata discesa in campo di grossi calibri - fra gli altri l'assessore comunale all'Area vasta Marta Vincenzi per i Ds, e l'assessore regionale all'industria Giacomo Gatti per Alleanza Nazionale - il peso dei voti dei liguri è destinato a restare marginale. «Ne tengano conto fin da adesso i nostri candidati - insiste Matteucci - prima di chiedere il consenso agli elettori e rischiare di illuderli».

Ma la posizione del Mil non si ferma qui. E arriva al punto di bacchettare «tutti i parlamentari liguri eletti nel parlamento italiano, perché in cinque anni non hanno fatto nulla per cambiare la legge europea e dare alla Liguria un suo collegio elettorale», e, di conseguenza, una propria legittima rappresentanza.

Lo dimostra l'ultima elezione, quella del 1999, che ha visto la bocciatura di tutti i candidati della regione che pure avevano ricevuto un largo consenso popolare, dal diessino Roberto Speciale all'azzurro Franco Malerba, entrambi eletti cinque anni prima.

La prima reazione all'invito del Mil arriva proprio dea uno dei «pezzi da novanta» in corsa per Strasburgo. Ed è di assoluto consenso. Marta Vincenzi, infatti, dichiara di condividere in pieno la posizione del movimento di Matteucci e Bampi, e sostiene in particolare: «Avete ragione voi. Il problema, per la Liguria, è molto serio» e merita di essere affrontato in qualche modo. Che poi questo sia quello giusto, è tutto un altro discorso.

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