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Il Giornale

Giovedì 10 febbraio 2005


Una pagina che gronda ancora sangue

Oggi il convegno sulla repressione dei Savoia del 1849. Il Mil: «E non si sono mai scusati»


ERIKA FALONE

I moti antisabaudi del 1849. Una pagina di storia genovese praticamente sconosciuta. Sulla quale si propone di far luce il convegno organizzato oggi dal Mil, Movimento Indipendentista Ligure, e Liguria Nuova, con il patrocinio della Provincia di Genova.

«Lo scopo è riscoprire le radici della nostra città - spiega Marco Fallabrini, capogruppo in Provincia di Liguria Nuova -, partendo da un argomento del quale poco si è detto e ancor meno si è scritto». Al centro dell'incontro, quindi, gli avvenimenti dell'aprile 1849. Quando i savoia lasciarono Genova per 36 ore in mano all'esercito, senza alcun tipo di controllo. «I bersaglieri fecero piazza pulita di oggetti preziosi, soldi e donne. Con una violenza inaudita per un esercito, quello sabaudo, che stava "giocando in casa": Piemonte e Liguria erano parti dello stesso stato».

I lavori del convegno avranno inizio alle 15 presso la sala del consiglio provinciale di Genova, in largo Lanfranco. A rendere più suggestiva l'atmosfera, il gruppo «Zena Antiga» che presenzierà con costumi d'epoca.

«Il "sacco di Genova" è un periodo della nostra storia che è sempre stato ignorato dalla storiografia ufficiale - commenta Vincenzo Matteucci del Mil -. Perché, si sa, la storia la scrivono i vincitori».

I savoia, in questo caso. Ed è polemica: «È inammissibile che rappresentanti della famiglia reale vengano qui a Genova e siano accolti dalle istituzioni come se fossero delle autorità, saltando le code per entrare nei musei e non pagando il biglietto - dice Franco Bampi -. Proprio loro che non sono nessuno e che tanto male hanno fatto alla nostra città».

«E mai un accenno di scuse. Non importa che sia passato del tempo - continua Matteucci -. Per quanto ci riguarda, finché le istituzioni cittadine continueranno ad accoglierli in forma ufficiale e loro persevereranno nell'ignorare un fatto così grave, saremo sempre pronti a far sentire la nostra voce. Contro di loro».

All'incontro di questo pomeriggio interverranno, tra gli altri, il presidente della Provincia Alessandro Repetto e i presidenti della circoscrizione Centro est e Centro ovest, in rappresentanza dei quartieri di San Teodoro e Oregina, protagonisti delle gravi rappresaglie del 1849.

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