LETTERE
L'inceneritore è pericoloso
Vorrei intervenire anch’io sulla vicenda dell’inceneritore
con una semplice considerazione. Tutti gli scienziati che si stanno schierando
a favore dell’inceneritore, cercando di dimostrare che non inquina e quindi
non è pericoloso, dove erano e che cosa facevano quando l’amianto era talmente
in auge che lo stavano mettendo ovunque? Perché non si sono dati da fare
accertando la sua gravissima pericolosità? Hanno fatto un calcolo, anche
approssimativo, di quello che è costato alla comunità, in salute e soldi, trattare
i "malati da amianto" (quasi sempre incurabili), risarcirli ed eliminare l’amianto
dalle costruzioni, tubature, ecc? Perché allora correre il rischio di fare un
inceneritore che costerà circa 200-400 miliardi delle vecchie lire
e sicuramente produrrà ceneri tossiche e nocive (comunque da smaltire) e fumi
che, date le altissime temperature, saranno in gran parte incontrollabili, per
le nanoparticelle prodotte? Già ora vediamo cosa succede per i depuratori che,
se non funzionano a dovere, fanno solamente danni. Cosa succederebbe se una notte
si verificasse un guasto a un inceneritore di tale grandezza, che riversasse
tutta la sua potenza tossica sulla città? Perché allora non voler invece
considerare la strada del riciclaggio totale della rumenta, possibilissimo perché
grandi città come Camberra e San Francisco lo stanno facendo, con la creazione
di numerosi posti di lavoro? Anche in Italia comuni con alta coscienza ambientale
si stanno orientando su tale strada. Se esperti che lavorano all’Istituti Tumori
come i dottori Gennaro e Valerio si schierano contro l’inceneritore avranno pure
qualche ragione.
Vincenzo Matteucci
Genova
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