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il Giornale

Mercoledì 25 ottobre 2006

NON SOLO ECONOMIA

Una Liguria indipendente grazie al tunnel

 

Il Mil garantisce:
«È l’occasione per ritrovare
il nostro ruolo nella storia»

«Occorre però abbandonare
la strategia del mugugno
e delle solite lamentele»

Carissimo Lussana, ho letto sempre con molta attenzione i vari interventi che hai pubblicato, sul mancato proseguimento della realizzazione del Terzo Valico. Le motivazioni, le recriminazioni e le accuse sono state diverse. Vorrei con questo mio intervento mettere a fuoco quella che, a mio avviso, è la vera causa di tutte queste indecisioni. Genova e la Liguria non hanno poteri decisionali. Volta per volta, ci si deve affidare all'uomo «forte» (o presunto tale!) che è a Roma. E se a Roma cambia il «colore» del governo, le decisioni precedenti possono essere stoppatee modificate. Per una comunità, quella genovese (e ligure), che per oltre 700 anni è stata protagonista della storia, tutto questo è umiliante. Finché tutta l'attuale classe politica genovese e ligure, non capisce questo, avremo solamente delle «accuse» e «controaccuse», centro sinistra contro centro destra, con dibattiti televisivi e polemiche giornalistiche che non entrano nel cuore del problema. Genova e la Liguria hanno il diritto sacrosanto di riavere tutte le responsabilità, con veri poteri decisionali. Solamente così potremo avere una classe dirigente politica ed economica di altissimo livello. Non occorre molta fantasia per immaginare cosa avrebbe già potuto fare una classe dirigente sovrana e indipendente negli ultimi cento anni. La Liguria sarebbe già uno dei territori più sviluppati e ricchi del mondo. Non avrebbe massacrato il suo territorio come è stato fatto, con industrie inquinanti e per fare seconde case e mentre la Liguria è stata costretta con la violenza a essere annessa all'Italia, invece molto probabilmente tante comunità limitrofe dell'oltre Appennino, avrebbero richiesto, sempre però con il consenso della gente, di essere annesse alla Nazione Stato Ligure. Tutto questo non è fantasia. È semplicemente un percorso logico che solamente l'annessione della Liguria allo stato italiano ha impedito. Cosa fare oggi? Grazie all'Unione Europea che è nata proprio per impedire che Stati più prepotenti continuassero a fare guerre per conquistare altri territori, la Liguria ha tutto il diritto di rivendicare la sua indipendenza. Come Mil invitiamo tutte le forze politiche a tenere ben presente questa prospettiva. È chiaro che non sarà un cammino facile, ma se viene recepito e messo al centro dei futuri programmi elettorali liguri, può essere almeno iniziata tale strada. Si darebbe così il via ad un processo virtuoso. In una Comunità con poteri decisionali sovrani, molte persone che sono dovute andare via da Genova e dalla Liguria per farsi strada ed anche quelli che la loro strada sono riusciti a farla in Liguria, ritroverebbero le motivazioni per impegnarsi anche politicamente. In pochi anni avremmo una classe dirigente di alto livello e la Liguria ritroverebbe il suo ruolo storico che ha avuto per oltre 700 anni. Queste diatribe sul terzo valico diverrebbero solamente oggetto di sarcasmi e barzellette in riferimento ad un periodo storico ormai finalmente superato. Abbandoniamo il mugugno e le lamentele. Carichiamoci di ottimismo e di voglia di fare e presto, anche con l'aiuto dei mezzi di informazione, come il tuo «Giornale», riporteremo Genova e la Liguria all'onore del mondo. Come Mil non rinunceremo mai a portare avanti questa sacrosanta «battaglia», convinti che questo è il «testimone» torico, giuridico e politico che ci hanno lasciato i nostri padri, quando non controfirmarono il «diktat» del Congresso di Vienna del 1815 che impose arbitrariamente l'annessione della Liguria al regno di Sardegna. Così facendo l'attuale popolazione ligure ha ereditato e conservato i diritti imprescrittibili della Liguria. Pensiamo solamente agli investimenti mondiali che si indirizzerebbero verso una Liguria Nazione indipendente. Potrebbe veramente assumere lo stesso ruolo che sta ricoprendo in Asia la Repubblica di Singapore. Non avremmo più problemi sugli investimenti per portare finalmente a termine una Metropolitana degna di una capitale europea, per iniziare e portare a termine il progetto Piano, i retroporti, il terzo valico, la Pontremolese, il raddoppio per Ventimiglia e tutto quello che è necessario per fare della Liguria un territorio ad altissimo sviluppo, ma anche con la massima tutela per la qualità della vita, con un forte sviluppo delle energie pulite alternative (vedi Varese Ligure) e del turismo culturale di qualità con una vera riscoperta dei nostri «borghi» dell'entroterra, ecc...

Vincenzo Matteucci
presidente Mil

 

 

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