NON SOLO ECONOMIA
Una Liguria indipendente grazie al tunnel
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Il Mil garantisce:
«È l’occasione per ritrovare
il nostro ruolo nella storia»
«Occorre però abbandonare
la strategia del mugugno
e delle solite lamentele» |
Carissimo Lussana, ho letto sempre con molta attenzione i vari
interventi che hai pubblicato, sul mancato proseguimento della realizzazione del
Terzo Valico. Le motivazioni, le recriminazioni e le accuse sono state diverse.
Vorrei con questo mio intervento mettere a fuoco quella che, a mio avviso, è la vera
causa di tutte queste indecisioni. Genova e la Liguria non hanno poteri decisionali.
Volta per volta, ci si deve affidare all'uomo «forte» (o presunto tale!) che è a
Roma. E se a Roma cambia il «colore» del governo, le decisioni precedenti possono
essere stoppatee modificate. Per una comunità, quella genovese (e ligure), che per
oltre 700 anni è stata protagonista della storia, tutto questo è umiliante. Finché
tutta l'attuale classe politica genovese e ligure, non capisce questo, avremo
solamente delle «accuse» e «controaccuse», centro sinistra contro centro destra,
con dibattiti televisivi e polemiche giornalistiche che non entrano nel cuore del
problema. Genova e la Liguria hanno il diritto sacrosanto di riavere tutte le
responsabilità, con veri poteri decisionali. Solamente così potremo avere una classe
dirigente politica ed economica di altissimo livello. Non occorre molta fantasia
per immaginare cosa avrebbe già potuto fare una classe dirigente sovrana e
indipendente negli ultimi cento anni. La Liguria sarebbe già uno dei territori più
sviluppati e ricchi del mondo. Non avrebbe massacrato il suo territorio come è stato
fatto, con industrie inquinanti e per fare seconde case e mentre la Liguria è stata
costretta con la violenza a essere annessa all'Italia, invece molto probabilmente
tante comunità limitrofe dell'oltre Appennino, avrebbero richiesto, sempre però con
il consenso della gente, di essere annesse alla Nazione Stato Ligure. Tutto questo non
è fantasia. È semplicemente un percorso logico che solamente l'annessione della Liguria
allo stato italiano ha impedito. Cosa fare oggi? Grazie all'Unione Europea che è nata
proprio per impedire che Stati più prepotenti continuassero a fare guerre per
conquistare altri territori, la Liguria ha tutto il diritto di rivendicare la sua
indipendenza. Come Mil invitiamo tutte le forze politiche a tenere ben presente questa
prospettiva. È chiaro che non sarà un cammino facile, ma se viene recepito e messo al
centro dei futuri programmi elettorali liguri, può essere almeno iniziata tale strada.
Si darebbe così il via ad un processo virtuoso. In una Comunità con poteri decisionali
sovrani, molte persone che sono dovute andare via da Genova e dalla Liguria per farsi
strada ed anche quelli che la loro strada sono riusciti a farla in Liguria,
ritroverebbero le motivazioni per impegnarsi anche politicamente. In pochi anni avremmo
una classe dirigente di alto livello e la Liguria ritroverebbe il suo ruolo storico
che ha avuto per oltre 700 anni. Queste diatribe sul terzo valico diverrebbero
solamente oggetto di sarcasmi e barzellette in riferimento ad un periodo storico ormai
finalmente superato. Abbandoniamo il mugugno e le lamentele. Carichiamoci di ottimismo
e di voglia di fare e presto, anche con l'aiuto dei mezzi di informazione, come il tuo
«Giornale», riporteremo Genova e la Liguria all'onore del mondo. Come Mil non rinunceremo
mai a portare avanti questa sacrosanta «battaglia», convinti che questo è il «testimone»
torico, giuridico e politico che ci hanno lasciato i nostri padri, quando non
controfirmarono il «diktat» del Congresso di Vienna del 1815 che impose arbitrariamente
l'annessione della Liguria al regno di Sardegna. Così facendo l'attuale popolazione
ligure ha ereditato e conservato i diritti imprescrittibili della Liguria. Pensiamo
solamente agli investimenti mondiali che si indirizzerebbero verso una Liguria Nazione
indipendente. Potrebbe veramente assumere lo stesso ruolo che sta ricoprendo in Asia
la Repubblica di Singapore. Non avremmo più problemi sugli investimenti per portare
finalmente a termine una Metropolitana degna di una capitale europea, per iniziare e
portare a termine il progetto Piano, i retroporti, il terzo valico, la Pontremolese,
il raddoppio per Ventimiglia e tutto quello che è necessario per fare della Liguria
un territorio ad altissimo sviluppo, ma anche con la massima tutela per la qualità
della vita, con un forte sviluppo delle energie pulite alternative (vedi Varese Ligure)
e del turismo culturale di qualità con una vera riscoperta dei nostri «borghi»
dell'entroterra, ecc...
Vincenzo Matteucci
presidente Mil
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