«La Liguria sarà come le Fiji»
Il Movimento indipendentista si ispira alle
isole esotiche per rivendicare l’autonomia
DALLE FIJI l’esempio per la Liguria |
Indipendenza senza confini, come la mobilità di Vodafone e
Tim: il Movimento indipendentista ligure del tandem Matteucci-Bampi, dopo essersi
tanto dedicato all’orticello di casa - la Liguria innanzi tutto, di cui rivendica
da anni l’autonomia - si rivolge all’estero. Facendo un balzo di mille miglia sul
mappamondo per approdare alle più remote isole del Pacifico. Là dove c’erano solo
Australia e Nuova Zelanda indipendenti, ora ci sono - ricorda un volantino del Mil
fresco di stampa - entità nazionali come Papua, Kiribati, Nauru, Palau, Tonga,
Tuvalu e Vanuatu, senza dimenticare le Fiji, che in quel nome hanno un non so che
di genovese e forse proprio per questo piacciono così tanto al Mil. Per Matteucci
Vincenzo, dentista indipendentista, si tratta di «Stati sovrani a tutti gli effetti,
che hanno scelto di diventare indipendenti sicuramente perché ne avevano la
convenienza. Esattamente come quella che ne deriverebbe alla Liguria».E allora -
aggiunge Bampi, professionista indipendentista -, dobbiamo dare un potente scossone
alle sovrastrutture che mortificano la giusta aspirazione della Liguria «a tornare
indipendente. Come è già stata per 700 anni!». È a questo punto che Matteucci-Bampi
mettono da parte le acque del Pacifico per rituffarsi nel mare di Rapallo, causa
elezioni amministrative imminenti: «Mandiamo un chiaro segnale al potere di Roma.
Per questo, chiediamo ai cittadini di Rapallo un ampio consenso elettorale alla
nostra lista». Sull’onda del gemellaggio Kiribati-Tigullio, non si esclude la
presenza di candidati in pareo.
[FeR]
[Ferruccio Repetti]
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