Offrire allo straniero la possibilità di scegliere
Stranieri: ecco cosa propone il M.I.L.
Ci giunge in Redazione un comunicato stampa del M.I.L. – Movimento
Indipendentista Ligure intitolato "Proposta concreta sugli extra-comunitari"
che sintetizziamo qui sotto.
La vera storia di Genova è quella di una Comunità cosmopolita e
tollerante con una formidabile capacità di saper integrare le persone, richiedendo
il pieno rispetto degli usi, dei costumi e delle leggi vigenti. È bene ricordare
che una famiglia di albanesi, i Durazzo, arrivati a Genova nel 1389 come
"schiavi extra-comunitari", seppero riscattarsi e da "uomini
liberi", divennero una delle famiglie più rispettate della Comunità, al punto
che dettero ben otto Dogi alla Repubblica di Genova (nota: i Dogi sono nove se
si considera anche quello del periodo napoleonico). Se Genova vuol veramente
essere fedele al suo glorioso passato deve offrire allo "straniero"
un'alternativa. O lo straniero vuol rimanere tale e allora egli manterrà i propri
usi e la propria cultura con la speranza e l'ambizione di ritornare alla propria
terra d'origine per farla crescere e prosperare. Oppure, come i Durazzo, lo
straniero vuole diventare genovese ed integrarsi. In tal caso deve accettare i
nostri usi, i nostri costumi, la nostra lingua, le nostre leggi. Per fare ciò occorre
che le istituzioni tutte (Comune, Provincia e Regione), sappiano proporgli dei
percorsi d'integrazione in cui insegnargli la Storia della nostra civiltà e dei
suoi grandi valori affinché egli non sia più straniero, ma genovese tra i genovesi.
Questa è la vera sfida con la quale devono confrontarsi e collaborare tutte le
forze politiche, le associazioni culturali, i sindacati ed i cittadini tutti.
Red
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