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Il Secolo XIX

Mercoledì 4 luglio 2007

LE REAZIONI

L’unione Piemonte Liguria
tra consensi, cautele e bocciature

 

Approvazione dai
pensionati, attenzione
dalla Uil, netta opposizione
da parte degli
indipendentisti del Mil

GENOVA. La macro regione che dovrebbe sorgere dall’unione, almeno per alcuni grandi temi comuni, tra la Liguria e il Piemonte, riscuote l’approvazione dei pensionati, una cauta attenzione della Uil e la sonora bocciatura del Mil, il Movimento indipendentista ligure. «Uno dei grandi problemi degli anziani pensionati è quello di poter essere visitati, diagnosticati e curati in fretta e, possibilmente, non dovendo sottrarre dalla pensione i quattrini per farlo. Per questa ragione la Cna Pensionati della Liguria ritiene l’intesa raggiunta dalla due Regioni, Liguria e Piemonte, sull’utilizzo di strutture comuni per gli esami diagnostici e sulla disponibilità di un medico di famiglia per quando si soggiorna al mare o in montagna, un fatto particolarmente positivo e innovativo». Cna Pensionati ricorda che la Liguria è la Regione con più anziani d’Italia «e gli anziani sono quelli che, più di altri, hanno necessità di ricorrere alla sanità – ha dichiarato Stelvio Berruti, presidente di Cna Pensionati – dimezzare i tempi di attesa per le visite diagnostiche che, come abbiamo sempre denunciato, in Liguria sono eccessivi e ridurre i costi». Il Patto di Noli tra il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il presidente del Piemonte Mercedes Bresso, «fa ben sperare i futuri “limontesi”» afferma la Uil di Genova e della Liguria, interessata al sodalizio avviato dalle due regioni confinanti. Una nota di merito particolare va a quella parte dell’accordo che prevede la gestione congiunta dell’assistenza ospedaliera con la riduzione entro il 2009 delle liste d’attesa per gli esami e le viste specialistiche – dichiara Floriano Cerdini Segretario Generale della Uil di Genova e della Liguria – Importantissima è la creazione delle società miste per la viabilità e il sistema portuale con cui si ha necessità di affermare e consolidare i rapporti commerciali con l’Europa d’Oltralpe».

Opposta la campana del Mil di Franco Bampi, «l’ultimo patriota» come si definisce. «Con una classe politica di infima qualità, con un’imprenditoria capace solo a mendicare gli aiuti di Stato, senza volontà di rischiare e di fare impresa per davvero, con una popolazione che quando va bene mugugna un po’ e poi accetta tutto, anche di non parlare più la lingua dei nostri padri, con un materiale umano così, ebbene qualcuno ha ancora il dubbio che la Liguria, prima o poi, non sparirà? Nessun dubbio! Solo che non me l’aspettavo così presto».

I presidenti di Piemonte e Liguria,Mercedes Bresso e Claudio Burlando

 

 
 

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