LE REAZIONI
L’unione Piemonte Liguria
tra consensi, cautele e bocciature
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Approvazione dai
pensionati, attenzione
dalla Uil, netta opposizione
da parte degli
indipendentisti del Mil |
GENOVA. La macro regione che dovrebbe sorgere dall’unione,
almeno per alcuni grandi temi comuni, tra la Liguria e il Piemonte, riscuote
l’approvazione dei pensionati, una cauta attenzione della Uil e la sonora
bocciatura del Mil, il Movimento indipendentista ligure. «Uno dei grandi
problemi degli anziani pensionati è quello di poter essere visitati,
diagnosticati e curati in fretta e, possibilmente, non dovendo sottrarre
dalla pensione i quattrini per farlo. Per questa ragione la Cna Pensionati
della Liguria ritiene l’intesa raggiunta dalla due Regioni, Liguria e
Piemonte, sull’utilizzo di strutture comuni per gli esami diagnostici e sulla
disponibilità di un medico di famiglia per quando si soggiorna al mare o in
montagna, un fatto particolarmente positivo e innovativo». Cna Pensionati
ricorda che la Liguria è la Regione con più anziani d’Italia «e gli anziani
sono quelli che, più di altri, hanno necessità di ricorrere alla sanità –
ha dichiarato Stelvio Berruti, presidente di Cna Pensionati – dimezzare i
tempi di attesa per le visite diagnostiche che, come abbiamo sempre denunciato,
in Liguria sono eccessivi e ridurre i costi». Il Patto di Noli tra il presidente
della Regione Liguria Claudio Burlando e il presidente del Piemonte Mercedes
Bresso, «fa ben sperare i futuri “limontesi”» afferma la Uil di Genova e
della Liguria, interessata al sodalizio avviato dalle due regioni confinanti.
Una nota di merito particolare va a quella parte dell’accordo che prevede la
gestione congiunta dell’assistenza ospedaliera con la riduzione entro il
2009 delle liste d’attesa per gli esami e le viste specialistiche – dichiara
Floriano Cerdini Segretario Generale della Uil di Genova e della Liguria –
Importantissima è la creazione delle società miste per la viabilità e il
sistema portuale con cui si ha necessità di affermare e consolidare i
rapporti commerciali con l’Europa d’Oltralpe».
Opposta la campana del Mil di Franco Bampi, «l’ultimo
patriota» come si definisce. «Con una classe politica di infima qualità, con
un’imprenditoria capace solo a mendicare gli aiuti di Stato, senza volontà
di rischiare e di fare impresa per davvero, con una popolazione che quando
va bene mugugna un po’ e poi accetta tutto, anche di non parlare più la lingua
dei nostri padri, con un materiale umano così, ebbene qualcuno ha ancora il
dubbio che la Liguria, prima o poi, non sparirà? Nessun dubbio! Solo che non
me l’aspettavo così presto».
I presidenti di Piemonte e Liguria,Mercedes
Bresso e Claudio Burlando
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