DA OGGI RACCOLTA FIRME DEGLI
INDIPENDENTISTI LIGURI
«Il re? Sacrifichiamolo al metrò»
La proposta di spostare il monumento
equestre:
«Vittorio Emanuele II odiò i genovesi»
Sta lì, al centro di piazza Corvetto, dal 18 luglio del
1886, ma tra qualche mese, dovesse passare la proposta degli indipendentisti
liguri, potrebbe traslocare. «Il "pozzo" della metropolitana al posto della
"odiosa" statua di re Vittorio Emanuele II» chiedono a gran voce gli
esponenti del Mil (Movimento indipendentista ligure), che oggi, dalle ore
14 e sino alle 15.30, davanti a Palazzo Tursi inizieranno a raccogliere
firme di sostegno alla loro proposta, da inoltrare poi agli enti locali.
«Per collegare la metropolitana da De Ferrari a Brignole - osserva Franco
Bampi, presidente del Mil - si renderà necessario realizzare un "foro di
ventilazione". Noi proponiamo di costruirlo al centro di piazza Corvetto.
Ciò produrrebbe due vantaggi. Primo: non realizzandolo, come purtroppo si
sta invece pensando di fare, in Largo Lanfranco, si eviterebbero forti
disagi a commercianti, cittadini e alla viabilità. Secondo: realizzando il
"pozzo di ventilazione" a Corvetto, si rimuoverebbe finalmente dal centro
della piazza il monumento di quel re che autorizzò il "saccheggio di
Genova" del 1849, definendo inoltre i genovesi "vile ed infetta razza di
canaglie"». Ma come è nata la proposta degli esponenti del Mil? «L'idea
ci è venuta dopo essere venuti a conoscenza che il Comune di Genova, in
violazione delle norme del piano particolareggiato per la conservazione
ed il risanamento urbanistico, storico e ambientale di via Roma e di
Galleria Mazzini, aveva portato all'esame della Conferenza dei Servizi
il progetto che prevede la realizzazione di un "pozzo di ventilazione"
in Largo Lanfranco a servizio della metropolitana, del diametro di 8 metri
lineari per 15 di profondità. E allora, considerato che il tracciato
progettuale della metropolitana scorrerà esattamente al centro di piazza
Corvetto, abbiamo pensato che lo spostamento di qualche metro della
realizzazione del pozzo avrebbe permesso la rimozione dell'"odiosa" statua
di re Vittorio Emanuele II. Dunque, avanti con le firme, per restituire
alla città l'area da anni ingiustamente usata dal re». Gian Nicola Amoretti,
presidente dell'Unione Nazionale Monarchica, contesta l'idea del Mil.
«Non entro, evidentemente, negli aspetti tecnici legati alla realizzazione
del foro di aerazione, dico però che si deve avere rispetto della storia.
E allora, evitiamo di spostare una statua la cui realizzazione fu voluta
dai genovesi. Le frasi che vengono attribuite a Vittorio Emanuele ("vile
ed infetta razza di canaglie") non credo siano mai state pronunciate (il
re le scrisse in francese a La Marmora: clicca qui
per leggere la lettera, ndr). In ogni caso, Vittorio
Emanuele ebbe grandi meriti nella creazione dell'Unità d'Italia». «Gli
esponenti del Mil - prosegue Amoretti - hanno ragione a puntare sulla
difesa delle tradizioni della nostra terra, però sbagliano ad attaccare
Vittorio Emanuele. Piuttosto, invio loro una proposta: perché non facciamo
assieme, monarchici e repubblicani, una battaglia nei confronti della
Francia per riavere i territori della Savoia e di Nizza che ci vennero
ingiustamente sottratti?» (La storia dice cose diverse: clicca qui per leggere cosa riporta Wikipedia.
Persino Garibaldi elevò una risentita protesta.
ndr) Via la statua dì Vittorio Emanuele, come si presenterebbe
esteticamente piazza Corvetto? «Così all'improvviso - dice l'architetto
Orazio Dogliotti, autore, tra l'altro, del rifacimento di corso Italia -
è difficile esprimersi: sarebbe necessario sapere se il pozzo di ventilazione
debba arrivare a raso, coperto da griglioni, oppure se debba essere più
elevato e dunque più ingombrante. In ogni caso, sarebbe carino dar vita a un
concorso di idee, al quale potrebbero partecipare giovani architetti, laureati
da meno di 5 anni». Da Gianfranco Medri, responsabile dei lavori della
metropolitana genovese per Ansaldo Trasporti, arriva però uno stop "tecnico"
alla proposta del Mil. «Sia chiaro: tutto è possibile, però credo sia assai
problematico costruire in piazza Corvetto il foro di aerazione: lì sotto
c'è un potasso di acqua, che scende dall'Acquasola. D'altra parte l'area di
Largo Lanfranco come sede del "pozzo" è stata scelta al termine di una
lunga analisi tecnica. E posso garantire che è quella che creerà i disagi
più limitati alla città nel corso dei lavori».
[m.m.]
La statua di Vittorio Emanuele, la cui
presenza è contestata
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