la provocazione
Corvetto, il Mil contro Vittorio
Emanuele II
"Via la statua del re
al suo posto il metrò"
LA STATUA
di Vittorio
Emanuele II in
piazza
Corvetto
Il Mil propone
di toglierla per
far posto alla
metropolitana
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«VIA la statua di Vittorio Emanuele II, usiamo lo spazio
centrale di piazza Corvetto per la Metropolitana». E' intitolata "Utilizziamo
l'area del re" l'ultima provocazione del MIL, il Movimento indipendentista
ligure. Oggi pomeriggio, dalle 14 in poi, Franco Bampi, Vincenzo Matteucci
e gli altri dirigenti del MIL raccoglieranno le firme davanti a Palazzo Tursi,
esporranno uno striscione con la richiesta e spiegheranno al sindaco, agli
assessori, ai consiglieri comunali e ai cittadini le motivazioni della
provocazione. Spiega Bampi: «Questa battaglia mette insieme la politica e la
logica. Abbiamo letto che i tecnici della Metropolitana sono al lavoro per
trovare una serie di siti dove piazzare i buchi di areazione della fermata
di piazza Corvetto e si è parlato di largo Eros Lanfranco o di largo
Sant'Antonio (in realtà San Giuseppe, ndr), all'ingresso
dell'autosilos. Da questi buchi, poi, si dovrebbe entrare in caso di necessità
di rapido intervento e quindi diventa improponibile piazzarli all'ingresso
della banca o accanto alla Prefettura. Meglio, molto meglio, togliere
l'inutile statua di Vittorio Emanuele II che, finalmente e per la prima volta,
renderà così un servizio alla città di Genova». E della statua cosa vogliamo
farne? «Le soluzioni possono essere molteplici - risponde il professor Bampi
- Ad esempio possiamo mettere la statua all'asta, ricavandone così del denaro
pubblico. O, ancor meglio, possiamo venderla ai Savoia, che se la mettano a
Ginevra e comunque fuori dal nostro territorio nazionale. Oppure regaliamola
alla Regione Piemonte, che se la metta a Torino. Poi lanciamo un bel concorso
di idee: vince chi ha progetto più bello per rendere finalmente utile, alla
collettività, piazza Corvetto».
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