IN PROCURA
Esposto del Mil sulla gronda, aperta inchiesta
Il pubblico ministero Zucca
ha avviato un'indagine sul
progetto dopo la denuncia
del Movimento
indipendentista ligure
Il Movimento indipendentista ligure (Mil) aveva chiesto
alla Procura e alla Corte dei conti di intervenire oon un volantino
distribuito in tutta la città. La Procura ha risposto "presente"
aprendo un fascicolo di inchiesta, affidato al sostituto procuratore
Enrico Zucca, del pool relativo ai reati commessi nell'ambito della
pubblica amministrazione. Si indaga sul progetto della Gronda di Genova,
il nuovo tracciato autostradale capace, nelle intenzioni di Autostrade,
di risolvere i problemi di traffico e di infrastrutture che strozzano
lo sviluppo e la circolazione di auto e tir. Un raddoppio della viabilità
della À10 da realizzare scavando nuove gallerie, innalzando nuovi viadotti
ma, soprattutto, espropriando e abbattendo un numero consistente di
case. Per il Mil, indipendentemente dal tracciato prescelto (alla cui
individuazione si è lavorato per anni anche attraverso un dibattito
pubblico voluto dal sindaco Marta Vincenzi), «la spesa prevista appare
spropositata» e soprattutto «appare scriteriato l'aver affidato l'opera
a una società, le Autostrade, senza una gara pubblica di respiro europeo»,
precisa Franco Bampi, segretario del Movimento: «Noi non neghiamo la
necessità di risolvere il problema del nodo autostradale genovese -
continua - Noi pensiamo tuttavia che esistano alternative meno costose
e più facilmente percorribili senza chiedere eccessivi sacrifici agli
abitanti della città». L'esposto alla Procura ha sortito l'effetto sperato
dai promotori anche se, per ora, il pm non ha ipotizzato nessun reato e
non ha iscritto nessuno nel registro degli indagati. La segnalazione è
precisa «Si sta cercando di "favorire" la società Autostrade sottraendola
alla concorrenza; si sta progettando un'opera dai costi spropositati
senza gara». La proposta avanzata dal Mil, che è stata esaminata e scartata
da Autostrade, avrebbe secondo il movimento di Bampi costi notevolmente
inferiori sia sotto il profilo finanziario che sociale: «Noi abbiamo
sempre pensato e detto che la soluzione migliore sarebbe quella del tunnel
di 26 chilometri tra Nervi e Voltri». Si tratta di «una metropolitana
sotterranea da costruire entro cinque anni da levante a ponente e lungo
le due vallate, con diramazioni all'aeroporto e allacciamenti con eventuali
altri mezzi, tipo cremagliere agli Erzelli, che avranno un prossimo
intenso sviluppo urbanistico». Rispetto alla necessità eventuale di
una gara per il progetto, risponde Andrea Ranieri, assessore alla Cultura
che si occupa della Gronda: «Abbiamo svolto tutto il dibattito pubblico
partendo non da una volontà di dare un colpo di spugna a quanto in passato
già fissato, ma proponendo alla discussione ipotesi alternative che in
realtà erano varianti di un progetto che nel 2006 aveva già ottenuto
l'avvallo dell'Unione europea. Non c'era bisogno di fare una gara».
G CET.
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