PROVOCAZIONE Il patriota genovese scrisse il Canto
degli Italiani nel 1847. Il M.i.l. si interroga sulle vicende che seguirono
«Mameli avrebbe scritto l'Inno?»
«Come sarebbe andata se l'assalto dei Savoia fosse
avvenuto prima?»
Dai Savoia
via libera alla
ritorsione
Un assalto
di trentamila
soldati |
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Avrebbe avuto le motivazioni per scrivere il Canto degli
Italiani se la sua Genova, due anni prima di quando effettivamente avvenne,
fosse stata presa d'assalto e la popolazione massacrata? Inserendosi nella
polemica scatenata dalle posizioni della Lega sull'Inno nazionale, il
Movimento indipendentista ligure ricorda il saccheggio ad opera della parte
della "soldataglia piemontese-italiana", trentamila uomini guidati dal
generale Alfonso La Marmora, e si chiede quale impatto avrebbe potuto avere
l'evento sul morale del patriota. «Mameli scrive il suo Inno nel 1847 -
scrive il Mil - Muore a Roma il 7 luglio 1849, mentre combatteva in difesa
della Repubblica romana». I1 massacro, a Genova, data invece aprile 1849.
Una reazione dei Savoia, ai quali la città si era ribellata. In quell'occasione,
per evitare che ci fossero resoconti di quanto stesse accadendo, fu sospesa
anche la stampa del Corriere Mercantile, pubblicato dal 1824. Quanto accadde
durante il sacco di Genova, spiega il Mil, dai 26 novembre 2008, è ricordato
in una lapide a Corvetto. Proprio di fronte alla statua di Vittorio Emanuele
II, che autorizzò la ritorsione. «Nell'aprile 1849 - si legge nella targa -
le truppe del re di Sardegna Vittorio Emanuele II al comando del generale
Alfonso La Marmora sottoposero l'inerme popolazione genovese a saccheggi
bombardamenti e crudeli violenze provocando la morte di molti pacifici
cittadini aggiungendo così alla forzata annessione della Repubblica di Genova
al Regno di Sardegna del 1814 un ulteriore motivo di biasimo affinché ciò
che è stato troppo a lungo rimosso non venga più dimenticato il comune di
Genova pose». Ed è aila luce di questi fatti, che il Movimento indipendentista,
con il presidente Vincenzo Matteucci ed il segretario Franco Bampi, propone
il paradosso: «Goffredo Mameli avrebbe scritto il suo "inno" nel 1849, dopo
il "sacco di Genova", da parte di truppe "piemontesi-italiane"?».
Goffredo Mameli, patriota genovese
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