>> IL FRONTE DEL NO
Bampi: «La Superba fu violentata dai
bersaglieri»
*** SULLA questione di Genova città dell'inno nazionale
interviene Franco Bampi, segretario del Movimento Indipendentista Ligure,
che invita a fare «attenzione alla vera storia». «Sul Secolo XIX del 21
agosto - ricorda Bampi - Massimo Franco chiede che Genova diventi "Città
dell'inno d'Italia". Essendo stato anche consigliere comunale di Genova
dovrebbe sapere che il Comune di Genova, il 26 novembre 2008, ha deciso
di apporre in piazza Corvetto, davanti alla statua del re Vittorio Emanuele
II, una targa che recita: "Nell'aprile 1849 le truppe del re di Sardegna
Vittorio Emanuele II al comando del generale Alfonso La Marmora sottoposero
l'inerme popolazione genovese a saccheggi, bombardamenti e crudeli violenze
provocando la morte di molti pacifici cittadini aggiungendo così alla forzata
annessione della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna del 1814 un
ulteriore motivo di biasimo. Affinché ciò che è stato troppo a lungo rimosso
non venga più dimenticato il comune di Genova pose». Aggiunge Bampi:
«Dovrebbe inoltre sapere che Mameli scrisse il suo "inno" nel 1847, quando
non poteva immaginare che proprio le truppe "piemontesi-italiane" avrebbero
violentato Genova».
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