Reinserire la nuova moschea nella città
vecchia: come ai tempi della Repubblica di Genova
Abbiamo letto sul Corriere Mercantile: "Mercato ittico verso
Ca' de Pitta". Quindi, si libererebbe l'attuale struttura del Mercato del pesce.
Memori che durante la Repubblica di Genova, nel Cinquecento, nella Darsena
c'era una moschea dove andavano a pregare i musulmani di allora, proponiamo di
prendere in considerazione l'idea di allocare la moschea attuale al mercato
del pesce. I vantaggi sarebbero:
1°) la moschea "ritornerebbe" nel Porto, ma in una zona che non andrebbe ad
intralciare i "traffici";
2°) i musulmani si recherebbero nella moschea a piedi, usando i treni e
la metropolitana;
3°) dato che, ancora, nell'opinione pubblica c'è una certa paura di quello che
potrebbe essere fatto nella moschea (incitamento-prediche al terrorismo, ecc.),
la presenza vicinissima della caserma della Guardia di Finanza, darebbe una
notevole tranquillità ai Cittadini.
Siamo riusciti a convivere (e a fare affari) con i musulmani, durante la Repubblica
di Genova. Dobbiamo riuscirci anche oggi, puntando addirittura ad un obiettivo:
la Regione Liguria ha "sponsorizzato" l'insegnamento del "genovese". Facciamo in
modo che anche i musulmani possano imparare il genovese, insieme alla nostra
Storia. Facciamo cioè in modo che diventino genovesi. A quel punto, non avremo
più paure, perché la moschea non costituirebbe più un "problema".
a cura di
Franco Bampi,
Vincenzo Matteucci
e Flavio Gaggero
M.I.L.-Movimento
Indipendentista Ligure
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