LA BATTAGLIA DEL MIL
Il Risorgimento non va festeggiato
Il Risorgimento non va festeggiato! Sono partiti i festeggiamenti
per ricordare il cosiddetto «Risorgimento italiano» ed anche Genova e la Liguria
ne sono coinvolte. Vorremmo allora far presente che A. Gramsci, nel suo libro
«Il Risorgimento», ha scritto: «I movimenti di insurrezione dei contadini contro i
baroni furono spietatamente schiacciati e fu creata la Guardia Nazionale anticontadina;
è tipica la spedizione repressiva di Nino Bixio, il braccio destro del Generale,
nella regione del catanese dove le insurrezioni furono più violente». Sul cosiddetto
fenomeno del «brigantaggio meridionale», una più attenta e recente storiografia
ha rivelato come in effetti si trattasse di una vera e propria «guerra di liberazione»
(1861-1865) nata nel Sud Italia in seguito all'invasione dell'esercito piemontese,
dopo la spedizione garibaldina e l'annessione del regno delle Due Sicilie al regno
d'Italia, senza alcuna dichiarazione di guerra. La caduta delle Repubbliche
mazziniane di Roma e Firenze fece perdere gran parte del suo sentimento romantico e
popolare al Risorgimento. L'iniziativa passò nelle mani della monarchia sabauda e
del conte di Cavour. L'Italia si sarebbe fatta, non per virtù di popolo, ma per
ingrandire il regno dei Savoia, con l'aiuto militare della Francia e le poco
gloriose «annessioni». Dal 1898 al 1941, con «regi decreti», vennero concesse 27
medaglie d'oro a 27 città italiane quali «città benemerite del Risorgimento».
Nessuna di queste città è ligure! Gli storici del periodo fascista giudicarono
come positiva la visione di un Risorgimento come risultato di una guerra dinastica
fra le varie monarchie e signorie italiane, poiché questa era stata la necessaria
premessa dell'avvento del fascismo. Quindi già all'indomani dell'unità, la classe
dirigente presenta ciò che era accaduto come il risultato di una spinta nazionale
di popolo e questo vuole che sia insegnato nel regno. Varie generazioni di italiani
hanno imparato il Risorgimento «come avrebbe dovuto essere» invece che «come è
stato» per costruire a posteriori una base storica comune ad un popolo che ne era
stato invece assente. Inoltre, noi Liguri abbiamo dovuto subire una annessione
illegittima al regno di Sardegna (1814-15).
Mil movimento indipendentista
ligure
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