LA PROPOSTA
«Depuratore a Rapallo? Dentro le montagne»
L’idea dall’impianto in Val Pusteria che
serve dieci Comuni
Silvia Franchi
RAPALLO. No al depuratore in centro città,
nel mezzo delle abitazioni; sì, invece, a un impianto ricavato all'interno della
parte collinare del territorio rapallese. La proposta giunge dal Mil, Movimento
Indipendentista Ligure, a seguito delle polemiche che aleggiano da qualche
mese a questa parte su piazzale Daneri, ovvero l'area situata a ridosso
della stazione ferroviaria in cui è previsto il potenziamento dell'esistente
impianto di depurazione primaria. Progetto che ha sollevato il malumore di
un consistente gruppo di abitanti della zona, molti dei quali hanno costituito
il comitato “Anti depuratore via Betti – Rapallo centro”. «Abbiamo seguito
con attenzione la vicenda – spiegano gli esponenti del Movimento indipendentista
ligure in una nota – anche perché da tempo ci occupiamo delle “possibilità”
di poter costruire tali “infrastrutture”, per quanto possibile, all’interno
di caverne artificiali sotterranee costruite dentro le montagne vicine alle
città. E anche il territorio rapallese ha tutte le caratteristiche per poter
intervenire in questo senso». L'ipotesi progettuale del Mil prende spunto da
quanto realizzato nella Provincia di Bolzano dove dal 1996 è in funzione
l'impianto “Media Pusteria” (costruito per il trattamento delle acque nere
della valle), che raccoglie gli scarichi di dieci comuni, per un totale di
circa 40 mila abitanti. «Anche in quella zona si è dibattuto per anni per
impedire la realizzazione di un depuratore tra le abitazioni – spiega Vincenzo
Matteucci, presidente del Mil – alla fine, è stata trovata la soluzione: quella
di costruire l'impianto completamente in sotterraneo, all'interno della
montagna». Il Mil ha quindi preso contatti con il Comune di San Lorenzo di
Sebato per farsi recapitare la documentazione relativa all'impianto Media
Pusteria. «Nostro intento è quello di mettere a conoscenza il Comune rapallese
e i cittadini di questa eventualità progettuale – aggiunge Matteucci – per
questo motivo, ieri abbiamo provveduto a distribuire volantini in città, ma
faremo presente la questione anche al sindaco rapallese. Non è un progetto
che si mette in piedi in breve tempo, ma una volta realizzato potrebbe risultare
importante anzitutto perché servirebbe più città, e inoltre fungerebbe da spunto
per non realizzare più impianti che rovinino le coste».
franty@hotmail.it
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