PUNTI DI VISTA
Appoggiamo la protesta dei comitati anti-gronda
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NO AL PROGETTO
Hanno ragione
gli abitanti
di Murta, Voltri
e Geminiano
che si oppongono |
La “gronda” e il traffico cittadino. Dal dibattito che è in
corso emergono “realtà” sempre più chiare: i favorevoli dicono che è
indispensabile per diminuire la pressione sull’attuale tracciato che nelle
ore di punta diventa quasi insostenibile. Teniamo però presente che
attualmente il 60-80% dell’attuale traffico è “locale”, cioè di genovesi
che sono costretti ad usare la tratta Nervi Voltri per i loro spostamenti,
non essendoci la metropolitana, e sono “intralciati” dai mezzi, soprattutto
pesanti, che invece vi transitano per recarsi ad Est o ad Ovest. I contrari
affermano che costruendo, nel territorio genovese, un raddoppio dell’attuale
tracciato si rovinerà un territorio già fragile e “sfruttatissimo”, si
incrementerà l’uso dei veicoli privati e quindi dell’inquinamento ed il
traffico di transito continuerà ad “insistere” all’interno della città. Per
diminuire il traffico privato occorre solamente “incentivare” il mezzo
pubblico e quindi costruire una vera Metropolitana da Nervi a Voltri e lungo
le due vallate del Polcevera e del Bisagno. Se il Comune non ha i mezzi per
farla, proceda con il “project financing”. Noi, nel nostro piccolo, una
società norvegese, disponibile a farla,l’abbiamo trovata. Solamente così il
60-80% dei genovesi smetterà di muoversi con mezzi privati. Il traffico di
coloro che, o non sono di Genova o non vogliono venire a Genova, ma che
solamente “transitano” è evidente che non deve passare “su Genova”, come
invece avverrà con la “gronda”, ma deve andare in una “tangenziale molto
alta” e quasi tutta sotterranea, oltre il Comune di Genova, come era previsto
nei progetti del 2002: “...un sistema che vada da Savona a Sestri Levante
portando fuori dalla città il grande traffico”. Solamente così riusciremo a
creare uno sviluppo economico in un vasto “arco territoriale”, attualmente
“tagliato fuori” dalle grandi vie di comunicazione. Naturalmente sempre
con tutte le “tutele ambientali”. L’attuale tracciato autostradale (ed
anche quello della “gronda”) hanno “rattrappito” e “rattrappiscono” la
città e l’hanno “rinsecchita” e la “rinsecchiscono”, con un inquinamento
incredibile. Ma questo tracciato la società Autostrade non vuole farlo
perché deve andare a “gara europea” che non è sicura di vincere e vuole
soprattutto continuare a “mungere” i cittadini genovesi costretti a pagare
i pedaggi per i loro spostamenti “cittadini”. Invece, un progetto come
quello da noi delineato, anche se indubbiamente più costoso, troverebbe,
con una “gara europea”, tutti i capitali necessari, con il project financing.
Il traffico delle merci del porto segue soprattutto la traiettoria Sud-Nord
e va prevalentemente sull’autostrada Genova Serravalle. Inoltre, va
incentivato il trasporto merci su ferrovia. Quindi il traffico del porto
non è interessato, se non marginalmente, dalla “gronda” che va da Est
ad Ovest. Così stando i fatti, hanno ragione i cittadini di Murta, Geminiano,
Pegli, Prà, Voltri e Vesima che si oppongono con forza all’attuale “gronda”.
VINCENZO MATTEUCCI, presidente del
Movimento Indipendentista Ligure
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