Slot machine e tasse evase - Il silenzio
della vergogna
Al di là del carente bon ton lessicale dell'On. Barbato,
espulso dall'Aula come avesse commesso reato di lesa maestà, io sono solidale
con il vivace deputato. Deputato che ha avuto il coraggio, tempo fa, di
far riemergere lo scandalo delle tasse evase dai gestori delle slot machine,
il cui ammontare ci potrebbe permettere, se venissero recuperate dal Fisco,
di sanare il problema esodati, ripianare parte del debito pubblico, evitare
aumenti Iva e gabelle medioevali quali l'Imu. Parliamo di ben 98 miliardi
di euro (!) che stranamente il nostro governo tralascia di recuperare, anche
in parte. A differenza dei poveri sudditi italiani, la gente normale, i
pescecani che hanno evaso le tasse sui proventi del gioco appaiono intoccabili,
e proprio nella votazione promossa da Barbato in Parlamento emerse chiaro
a chi conviene ignorare la macroscopica evasione. Altro che Casta, qui
dobbiamo parlare, sino a prova contraria, di delinquenza organizzata a
livello di partiti. Ricordo che il quotidiano "Il Secolo XIX" da anni pone
sotto i riflettori dell'opinione pubblica questo indecente scandalo, assieme
al Movimento Indipendentista Ligure (MIL). Io aspetto una giustificazione
dalle istituzioni, ma tutto tace. E' proprio vero che la mafia è uno stile
di maleodorante esistenza. E poi perché i grillini tacciono, non sono anche
loro per ripulire la politica?
LORENZO BOTTERO R-MAIL
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