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Il Giornale

Giovedì 16 marzo 2006


IL DIBATTITO SULL’IDENTITÀ DEI LIGURI

E i DS rivendicano «Genova Nazione»

Mauro Cavelli*

Gentile Direttore dott. Lussana, ho letto e sto leggendo sulle pagine del suo quotidiano la polemica in corso, per certi aspetti anche un po' goliardica, sull'identità ligure.Per Sua conoscenza vorrei informarLa che il consiglio provinciale di Genova ha ascoltato in sede di commissione consiliare le istanze che il Mil sta portando avanti circa l'identità legata ai valori della civiltà ligure e il 9 aprile 2002 ha approvato con una larghissima maggioranza una «mozione» che tra le altre cose recita: «considerato che detti valori, i quali costituiscono un inestimabile patrimonio culturale, espressione della civiltà del popolo ligure nei secoli, non devono andare dispersi bensì valorizzati e divulgati con iniziative anche istituzionali». Rilevato il portato attuale, moderno e progressista dei principi informatori di quella potenza marinara, politica e finanziaria che è stata la gloriosa Repubblica di Genova, quali: la forma istituzionale repubblicana,l'ordinamento interno di stampo federalista, la centralità e l'importanza del lavoro, lo spirito cosmopolita tollerante e multietnico.

Al di là di questo intendimento e atteso infine che il Mil racconta anche in modo accalorato che la Liguria è stata per oltre settecento anni una Nazione Stato sovrana e indipendente; che detta indipendenza non risulta essere stata mai rinunciata in quanto la Repubblica di Genova non ha accettato le statuizioni del Congresso di Vienna del 1815 e non ha mai votato, a differenza di altre regioni italiane, alcun plebiscito per l'annessione al Regno d'Italia; il consiglio provinciale di Genova ha auspicato in quella sede con il suo voto che i sopraindicati principi e valori storici fossero riconosciuti ed enunciati nel nuovo Statuto della Regione Liguria. Dopo il consiglio provinciale di Genova, anche 21 Comuni Liguri, una Comunità Montana, due circoscrizioni di Genova hanno approvato documenti che fanno riferimento a quello del consiglio provinciale di Genova ed il consiglio regionale ha inserito nello Statuto una premessa storica che termina dicendo «memore delle sue tradizioni e fedele alla lunga e intensa storia che ha formato l'identità ligure come luogo di incontri positivi». Non comprendo quindi perché si possa invece da parte di alcuni, nel contempo, riconoscere senza problemi, l'identità padana, senza naturalmente pensare in quel momento ed in alcun modo che l'Italia non possa essere altro che una nazione unica ed indivisibile e non tenere conto d'altro canto dell'esistenza di una «identità ligure» ancorché mediterranea che si richiama e ci richiama ai valori della sua civiltà.

Cordiali saluti.

*Presidente (Ds) del Consiglio Provinciale di Genova

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