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Il Giornale
Mercoledì 29 marzo 2006
LA STRADA DELL’INDIPENDENZA
Il modello giusto: Singapore
Un Consiglio regionale dovrebbe fare il primo passo
Monica Delbourgo
Seguo con interesse il dibattito che «il Giornale» è riuscito a suscitare sull'identità ligure e sui diritti internazionali che da tale identità discendono.
Indubbiamente il fatto che un’organizzazione sovrana stabilmente inverata nella storia (dal 1090 al 1815) sia stata privata dell’indipendenza, contro la volontà del suo legittimo Governo, ha rappresentato una violazione delle norme che regolano i rapporti fra Stati.
È noto che lo stesso Napoleone, quando procedeva alle «annessioni», si preoccupava di salvare le apparenze, facendo votare «plebisciti», anche se riservati ad un numero ristretto di cittadini. Così non è stato per la Liguria. I Savoia, pur consapevoli delle ferite inferte al diritto internazionale con la conquista «arbitraria» degli Stati legittimi che costituivano la penisola italiana, non hanno concesso alla Liguria alcun «plebiscito» per legittimare l’annessione.
A causa di ciò ancora oggi la Liguria potrebbe vantare, e far valere, l’imprescrittibile diritto a decidere la propria collocazione.
A questo punto subentra «lo snodo politico». Risolvibile, a mio avviso, solo con la nascita, dal basso, di un movimento trasversale che, perseguendo detto obiettivo con pacifico e democratico impegno, riesca a convincere più cittadini possibile della convenienza economica connessa ad una collocazione più autonoma della nostra Regione.
È infatti facile prevedere che una Liguria civile ed indipendente, disciplinata da leggi chiare, e liberata da soffocanti burocrazie, attrarrebbe un notevole flusso di capitali internazionali.
È quello che sta accadendo nelle Repubbliche baltiche, uscite dall'annessione forzata con la Russia sovietica (Estonia, Lettonia e Lituania), nella Slovenia e Croazia e che è già accaduto a Malta, Lussemburgo, ecc...
Certamente se un Consiglio Regionale Ligure si convincesse che la strada dell'indipendenza è nell'interesse della sua Comunità e decidesse di rivolgersi agli organismi internazionali, il passo avanti sarebbe notevole anche nel caso di un rigetto, perchè comunque la questione sarebbe stata ufficialmente posta, ed il Governo di Roma non potrebbe non tenerne conto.
Facile prevedere che una Liguria indipendente sarebbe verosimilmente utile alla stessa Italia ed all’Europa. Potrebbe infatti ricoprire, nel Mediterraneo, lo stesso ruolo che attualmente ha in Asia la Repubblica di Singapore, novella Repubblica marinara.
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