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Il Giornale
Martedì 18 aprile 2006
Basta uno scoglio in mezzo al mare
Filippo Noceti
Dal dizionario Frisoni: Insâ: (...) -la, romperla, principiare una zuffa. Chissà se, essendo il dizionario pubblicato nel 1910 ma avendo esso attinto da dizionari più antichi, il termine sia precedente o successivo all'attimo in cui il Balilla lo rese così celebre. Se è per questo non è neppure certo che fosse proprio Balilla il vero nome o soprannome del giovane il quale si è anche detto fosse una specie di squatter dell'epoca. Ha importanza? No. Ha importanza l'articolo della signora Bormioli e, di quello, la sconcertante rivelazione che della nostra cultura si ha e, soprattutto, si da un'immagine di cosa di poco conto, difficile da capire perchè risibile, ancor prima del contrario. Allora mi chiedo per quale ragione quest'Italia di buffi Titani si ostini ancora a tenerci con se, perchè un'Italia che si gongola della propria cultura si ostini a tenere in seno una piccola e miseranda regione, anzi regionetta, senza cultura, né lingua. L'Italia, l'Italia dei Savoia, dei Mussolini, dei Craxi, dei Ciampi ha dilaniato la nostra città e la nostra regione come le iene dilaniano la preda ed ora come iene ne deride i resti putrescenti.
Paul Ambrosie Valery scriveva: «...mentre Firenze si contempla e Roma sogna e Venezia si lascia vedere, Genova si fa e rifà». Ci lascino allora quelle fiere, lascino che ci rifacciamo da noi, dimostrare agli scettici che cos'è la civiltà ligure, ridateci anche un solo scoglio in mezzo al mare e lo faremo grande. Ci vorranno decenni? Secoli? Ebbene il nostro unico scopo in quei secoli sarà di rifare grande la terra che ci verrà concessa. Libera.
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