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1) Intende diminuire l’Ici sulla prima
casa se dovesse essere eletto sindaco? Ha idea di
quanto valga, economicamente, la manovra e come
intende fronteggiarla? (Ovvero, con quali entrate
aggiuntive, o quali tagli ai servizi, coprirà la
riduzione dell’aliquota Ici prima
casa?) Per il M.I.L. l’Ici va abolita:
è di fatto un’odiosa patrimoniale. Il gettito di
questo tributo è nell’ordine dei 160-170 mila euro
annui. Il mancato gettito è totalmente coperto
dalla valanga di soldi che il porto di Genova
manda a Roma: la mia battaglia sarà quella di
trattenere a Genova tutto l’importo prodotto dal
porto di Genova (ricordo che Genova, Savona e La
Spezia mandano a Roma ogni anno 4 miliardi di
euro) facendo valere il diritto che ha la Liguria
di poter ritornare indipendente.
2) Quali interventi potrebbe attuare il
Comune per incentivare i privati a mettere sul
mercato, affittandoli, gli appartamenti
vuoti? Visto che i soldi ci sono e
sono tantissimi, la mia idea è quella di ridurre
al minimo tutte le imposte sulle case affittate
(oltre a detassare completamente la prima casa).
Con i proprietari di case studierò come
intervenire sugli immobili tenuti a disposizione
dai proprietari (ad esempio valutando i motivi per
cui i proprietari sono riluttanti ad
affittarli).
3) La lista d’attesa delle famiglie che
hanno fatto richiesta per un alloggio popolare
contiene 2.350 nominativi. Gli appartamenti Arte
che stanno per essere messi sul mercato sono 300.
Che fare? Il sistema di gestione
dell’edilizia popolare è inefficiente perché
basato sulla mera assistenza ai meno abbienti,
scaricando i costi sui bilanci di Stato, Regione
ed Enti Locali, ossia sul solito contribuente. I
dati contenuti nella domanda ne sono la prova più
evidente. Occorre incentivare al massimo, anche
economicamente, la messa a disposizione degli
alloggi presenti in città, con un’ottica di una
grande rivalorizzazione del centro storico: anche
per questo la battaglia del M.I.L. per trattenere
a Genova i soldi qui prodotti, come faremmo se
fossimo indipendenti, sarà senza sosta.
4) Centro storico, Bolzaneto e
Cornigliano: come migliorerebbe (una soluzione
ciascuno) la vivibilità di questi
quartieri? Ricordo, ad esempio, che
l’energia elettrica prodotta in Liguria è circa il
doppio di quella utilizzata. Gli introiti della
vendita del surplus vanno tutti a Roma: noi ci
teniamo solo l’inquinamento. Questo stato di cose,
per una Regione che ha diritto a ritornare
indipendente, è inaccettabile. Con i soldi che i
Genovesi e i Liguri mandano a Roma potremmo avere
i più stupendi centri storici del mondo! In
alternativa c’è sempre la questua presso le case
romane: ma questa è materia per sindaci diversi da
me!
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