M.I.L. - Comunicato Stampa a cura di Franco Bampi e Vincenzo Matteucci.

Chiediamo gentilmente che i Comuni destinatari facciano pervenire copia di questo Comunicato
agli Organi di Governo del Comune (Sindaco, Assessori, Consiglieri comunali).
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Il Sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, ha dichiarato oggi al giornalista della testata “Il Secolo XIX”, Andrea Plebe, che per risolvere il problema del Bisagno “SERVONO 350 MILIONI DI EURO, E QUESTI SOLDI NON CI SONO” e “SENZA I SOLDI DELLO STATO NON SI PUÒ RISOLVERE IL CASO BISAGNO” e
“Se il governo mi riconoscesse i soldi delle tasse portuali di Genova, farei l’appalto domani, ma non è così”.

Di fronte al pericolo di un'altra alluvione del Bisagno, è però arrivato il momento di
“giocare PESANTE”:
il governo di Roma DEVE RICONOSCERE al Sindaco di Genova le tasse portuali della città,
altrimenti il Sindaco, eletto con oltre il 60% dei consensi elettorali, apra immediatamente una VERTENZA GIURIDICA INTERNAZIONALE con lo Stato italiano!

Infatti Genova e la Liguria NON HANNO MAI VOTATO IL PLEBISCITO DI ANNESSIONE, né al regno di Sardegna, né a quello d’Italia. I Savoia dopo aver annesso al loro regno, tutti gli Stati della penisola italiana, violando COMUNQUE il Diritto INTERNAZIONALE, per “sanare” tale violazione, fecero votare alle popolazioni interessate i “plebisciti popolari di annessione”.

Genova e la Liguria NON SONO MAI STATE CHIAMATE A VOTARLI ed hanno quindi tuttora, perché imprescrittibile, il Diritto Internazionale di RI-tornare indipendenti!!