M.I.L.-Movimento Indipendentista
Ligure
COMUNICATO * mercoledì 23 aprile
2003
a cura di Franco Bampi e
Vincenzo Matteucci
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Sommario: Rivisitiamo il 25 Aprile
Gli Indipendentisti Liguri
“rivisitano” il 25 Aprile
In un documento-“volantino”, firmato da Matteucci e da Bampi presidente e segretario del M.I.L.- Movimento Indipendentista Ligure, che verrà diffuso capillarmente, gli Indipendentisti Liguri “rivisitano” la storia della guerra di Resistenza e quindi del 25 Aprile.
Per loro, infatti, non è solamente la fine del regime dittatoriale monarchico-fascista. È anche la “restituzione” della forma istituzionale repubblicana che la popolazione genovese e ligure aveva già saputo costruirsi in oltre 700 anni di indipendenza.
Raccontando in sintesi quello che Genova e la Liguria hanno dovuto subìre dal 1815 in poi, Matteucci e Bampi vogliono far comprendere agli attuali abitanti genovesi e liguri, quanto sia importante la conoscenza della propria storia che permette di poter mettere a fuoco anche gli avvenimenti più recenti con la lente di ingrandimento delle proprie specificità. Indubbiamente gli oltre 700 anni di indipendenza della Liguria non possono più essere ignorati, sia da un punto di vista storico, sia da un punto di vista politico, perché il M.I.L. farà di tutto perché questo non avvenga.
Per il 2004, quando Genova sarà capitale europea della cultura, sarà bene che le Istituzioni tengano presente questa specificità della Liguria: non è stata uno dei tanti territori che componevano la penisola italiana e che nei secoli hanno conosciuto le varie dominazioni più o meno straniere. La Liguria, con la Repubblica di Genova, ha avuto una continuità di indipendenza che è durata oltre 700 anni, che una classe dirigente abilissima ha saputo in qualche modo salvaguardare, nel bene e nel male. Solamente quando in Europa, prima con Napoleone e poi con il periodo storico delle grandi potenze militari, si è deciso arbitrariamente di sopprimere la nazione ligure, che non poteva opporre alcun esercito, ha dovuto cedere la sua indipendenza. Indubbiamente oggi, con i forti richiami morali ( Ciampi, il Papa, ecc..) per la stessa Carta Costituzionale Europea, sulla importanza della tutela dei diritti e non della potenza, sarebbe impossibile cancellare con la violenza e l’arbitrio una indipendenza come era quella della Liguria.
E forse la Liguria entrerebbe nell’Unione Europea, da stato indipendente, come ci sono già entrati e stanno entrandoci altre piccole-medie nazioni ( Cipro, Malta, Slovenia, Estonia, ecc..) che fino a pochi anni fa facevano invece parte di grandi Stati unitari.
È forse questo l’obiettivo di Matteucci, di Bampi e del M.I.L.? Quali sorprese prepareranno per il 2004, quando gli occhi dell’opinione pubblica mondiale saranno rivolti su Genova, capitale europea della cultura, ma non più capitale di uno stato sovrano ed indipendente?
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Indipendentista Ligure |
il Presidente Vincenzo Matteucci |
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