M.I.L.-Movimento Indipendentista
Ligure
COMUNICATO * Domenica 16 novembre 2003
a cura di Franco Bampi e
Vincenzo Matteucci
Chiediamo gentilmente che le
ISTITUZIONI destinatarie facciano pervenire
copia di questo Foglio agli Organi di Governo
della Regione, della Provincia, della Comunità
Montana, del Comune
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Sommario: Il futuro della Liguria
In un volantino, che verrà diffuso il più possibile anche per e-mail, il M.I.L. - Movimento Indipendentista Ligure prende spunto da quanto il Presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto sta cercando di portare avanti (che il M.I.L. condivide in pieno ) con la “Alleanza-Accordo” fra le Province di Savona - Alessandria - Genova - Piacenza (intervista a “Il Secolo XIX” del 10 ottobre 2003 e comunicato stampa del M.I.L. dello stesso giorno) e rilancia proponendo l’idea di un vero e proprio nuovo territorio europeo costituito dalle quattro Province dell’Oltre Appennino Cuneo - Alessandria - Piacenza - Parma e dalle quattro Province Liguri Imperia - Savona - Genova - La Spezia che abbia una vera e propria indipendenza Statale, istituzionale, normativa ed economica, basata sulla democrazia, il pacifismo ed il federalismo territoriale (e quindi niente più presunto centralismo di Genova) e ha già trovato il nome:
Repubblica Mediterranea
quale “sintesi” di Repubblica Democratica Federale Pacifica Mediterranea.
Il M.I.L., forte dei
diritti internazionali
che ha la Liguria di poter RI-tornare uno Stato indipendente, non essendo mai
stata chiamata a votare il
plebiscito
di annessione all’Italia, (il “plebiscito” è unico “strumento” giuridico che
avrebbe potuto “sanare” la decisione arbitraria di togliere l’indipendenza
alla
Chi conosce bene la realtà economica di un tale “nuovo” territorio europeo, può comprendere quale enorme potenzialità di sviluppo economico e sociale potrebbe sviluppare: “sistema” portuale Ligure e retroterra agricolo ed industriale.
Il tutto senza alcuna “chiusura” autarchica o confini con le “sbarre”, ma semplicemente una “realtà istituzionale” poco burocratica, agile e snella con veri e propri poteri decisionali di uno Stato indipendente, per essere interlocutori diretti dell’Unione Europea: si pensi solamente ai problemi delle infrastrutture! E tutto questo sempre basato sul consenso della gente che va saputa “coinvolgere” e “motivare”. Ci sarebbe solamente da augurarsi, nell’interesse di tutta la popolazione delle otto Province, che questo accada il più presto possibile.
Il M.I.L. ritiene che una tale “idea” debba prima di tutto “essere sentita” dalla gente. Le classi dirigenti, la cosiddetta “borghesia” quando si accorgeranno che questa idea è diffusa non solo si adegueranno, ma sapranno fornire il loro importante contributo per la riuscita del progetto. Per questo quanto prima il M.I.L. cercherà di creare “Comitati” in ognuna delle otto Province per iniziare la “necessaria informazione” e il “necessario proselitismo”.
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M.I.L.-Movimento
Indipendentista Ligure |
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