M.I.L.-Movimento Indipendentista
Ligure
COMUNICATO * Martedì 14 marzo 2006
a cura di Franco Bampi e
Vincenzo Matteucci
Alla
cortese attenzione
DESTINATARIO
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Clamorosa "ignoranza storica"
LETTERA
APERTA
al Sindaco di Genova on. Giuseppe Pericu
al Presidente della Provincia di Genova on. Alessandro Repetto
al Presidente della Regione Liguria on. Claudio Burlando
ed ai mezzi di informazione
Ci rivolgiamo a Voi quali rappresentanti della popolazione genovese, delle sue tradizioni, della sua lingua e, soprattutto, della sua storia per sollecitare il Vostro intervento in relazione a quanto ora esporremo.
Nella trasmissione televisiva
"Chi vuole essere milionario" condotta da Gerry
Scotti, in onda lunedì 13 marzo 2006, verso le ore 19.30 alla concorrente di
turno veniva chiesto quale fosse l’episodio storico che non si era mai
verificato. Le quattro possibili risposte erano le seguenti
1. le 4 giornate di Napoli
2. le 5 giornate di Milano
3. le 7 giornate di Genova
4. le 10 giornate di Brescia
La risposta data dalla concorrente e ritenuta esatta è stata: "le 7 giornate di
Genova". Gerry Scotti ha commentato la correttezza della risposta affermando che
Genova ha avuto qualche moto insurrezionale, ma non le 7 giornate.
Questo episodio dimostra quanto sia diffusa l’ignoranza della storia genovese.
Da tempo il Mil, e non solo lui, si batte per far conoscere a tutti che Genova ebbe le sue 10 tragiche giornate dal primo al 10 aprile del 1849 quando venne bombardata e messa al sacco da parte dei bersaglieri di La Marmora. Certo le giornate furono 10 e non 7, ma il suggerimento implicito nella domanda e reso esplicito dalla dichiarazione di Gerry Scotti è che "Genova non è mai stata protagonista di nessuna giornata"!
Per questo ci rivolgiamo a Voi: perché interveniate subito ristabilendo la verità storica. Ed oggi avete a disposizione una formidabile occasione. Visto che la Banca d’Italia ha sbloccato l’enorme "Tesoro dei Savoia", costituito dai gioielli della corona acquistati, probabilmente, anche coi soldi del Sacco di Genova, fate immediatamente la richiesta che tale Tesoro venga assegnato alla città di Genova. Sarebbe il miglior segno tangibile a memoria dell’infamia che i nostri predecessori dovettero subire per mano savoina e che fu ed è deliberatamente nascosta dai libri di storia, come l’episodio citato prova ampiamente.
Il testo del comunicato è stato distribuito anche come volantino
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Il Tesoro dei Savoia a Genova: cliccare qui
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