M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure

COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 3 novembre 2010


a cura di
Franco Bampi
, Vincenzo Matteucci e Flavio Gaggero



Alla cortese attenzione
[Destinatario]


Verità e giustizia sulle slot-machine

Esposto per RACCOMANDATA A.R. alla Corte dei Conti di Roma, alle Procure della Repubblica di Roma, Genova e Potenza, al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, al capo del Governo Silvio Berlusconi, al ministro dell'economia e delle Finanze Giulio Tremonti.
Per CONOSCENZA ai mezzi di informazione ed ai Cittadini che riusciremo a raggiungere "volantinando" questo documento.

Come si è arrivati a 98 MILIARDI di euro di penali

Ce lo ha "spiegato" l'Avv. Lino Barreca, legale della B PLUS (ex-Atlantis World), nella sua "diffida immediata rimozione e rettifica notizie diffamatorie" pubblicata da "Gioco&Giochi.com" il 28/10/2010 (clicca qui per leggerla), in risposta al "parere legale" espresso dall'Avv.Gian Paolo Vincenti, in ordine all'interpretazione del contenuto dell'ordinanza della Corte di Cassazione N° 25495 del 04/12/2009, sempre pubblicato da "Gioco&Giochi.com" il 27/10/2010, (clicca qui per leggerlo) e che, a sua volta, risponderà all'Avv. Barreca, appena le condizioni di salute glielo consentiranno.

PREMESSA: Nel 2004 lo Stato italiano decide di "regolarizzare" il gioco delle "macchinette" (slot-machine) e viene stipulata una "convenzione-concessione" con DIECI società che gestiscono le slot-machine, con un vero e proprio "contratto", con clausole e penali in caso di inadempienza.

Scrive l'Avv. Barreca: "...ritengo opportuno ribadire ancora una volta che in realtà, non si tratta affatto di evasione fiscale e che non ci sono somme "accumulate" che potrebbero essere recuperate, poiché il fantasioso importo di 98 miliardi di euro rappresenta solo la fantasiosa proiezione matematica della possibile astratta applicazione di penali "tecnico-contrattuali" in danno di tutti i 10 concessionari, proiezione assolutamente svincolata dalle previsioni contrattuali e dalle inadempienze tecniche che si vorrebbero attribuire ai concessionari. Forse è il caso di spiegare in dettaglio ai lettori come si arrivi a tali fantomatiche cifre. L'elemento che più di tutti ha influenzato il calcolo, facendo schizzare da pochi milioni di euro a cifre astronomiche, è l'ammontare della cd IV penale, ossia quella relativa al malfunzionamento del gateway. Il gateway è un sistema che consente ad AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato n.d.r.) un'interrogazione telematica diretta di un determinato apparecchio. Le previsioni convenzionali stabilivano che la risposta ad un'interrogazione del gateway doveva avvenire entro 30 minuti, dopo di che scattava un penale di ben 50 euro per ciascuna ora di ritardo". L'Avv. Barreca fa poi una lunga disquisizione (tutta leggibile nella "diffida" sopra citata) per "sostenere-dimostrare" che "questo assurdo criterio" avrebbe portato alla cifra di oltre 87 miliardi di euro e scrive: "...se già è grave pensare che queste siano "penali" effettivamente applicabili, è ancor più grave giungere ad affermare che tale somma rappresenti il frutto di una sorta di maxi evasione fiscale, come faziosamente e strumentalmente affermato in passato (ed oggi incredibilmente ribadito dall'Avv. Gian Paolo Vincenti). Tale fantasiosa "proiezione" peraltro, si basa su riferimenti convenzionali non più vigenti, in quanto modificati e ridotti a seguito delle risoluzioni parlamentari e governative che imponevano che l'ammontare delle penali fosse ricondotto a principi di ragionevolezza e proporzionalità, nonché in relazione a ben due pareri del Consiglio di Stato e sulla scorta di vari atti aggiuntivi e modificativi delle convenzioni di concessione medio tempore intervenuti".

OSSERVAZIONI:

COMUNQUE le nuove penali "più indulgenti" (secondo noi "pericolose", perché "inducono" a NON COLLEGARSI!) possono valere dal momento in cui sono state approvate, ma NON POSSONO ESSERE RETROATTIVE! E le precedenti "penali" furono "accettate" stipulando un contratto che va quindi rispettato! Ad un semplice Cittadino che non rispetta un contratto che prevede una penale, non fanno alcuna "rimodulazione" e si arriva anche al sequestro di mobili ed immobili. Non si capisce perché invece a società (con fior di avvocati!) che fatturano circa 30-50 MILIARDI di Euro all'anno devono essere fatte delle "rimodulazioni" sulle penali NON RISPETTATE ed accettate in un contratto!!

INOLTRE: nel periodo in cui decine di migliaia di slot-machine risultarono "non collegate", le stesse, conseguentemente ed evidentemente, NON HANNO NEMMENO PAGATO un euro di imposte!

Il tutto è spiegato molto bene nell'articolo di Marco Menduni, relativo al processo presso la Corte dei Conti, su "Il Secolo XIX" del 12/10/2010 (clicca qui per leggerlo) dal titolo: "Scandalo slot, il pm chiede 98 miliardi".


Il testo del comunicato è stato distribuito anche come volantino
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"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci"
Gandhi


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RACCOLTA di FIRME per recuperare i 98 miliardi di euro


Difendiamo il MAR LIGURE !!!


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il Presidente Vincenzo Matteucci
il Segretario Franco Bampi
il responsabile ambiente Flavio Gaggero

 
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