M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure
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Alla
cortese attenzione
[Destinatario]
Questo comunicato è stato
mandato a 3601 indirizzi e-mail
Richiesta di indagine alla magistratura
Il M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure ha inviato questa mattina a TUTTI i Procuratori Generali delle Corti d’Appello un esposto sottoscritto dai suoi dirigenti e da numerosi aderenti e simpatizzanti, che si allega a seguire. Il M.I.L. diffonderà la copia di tale esposto anche ai Cittadini e raccoglierà ANCHE successive "adesioni a tale esposto", che potrà quindi continuare ad essere "sottoscritto".
Quanto prima verrà preparato anche un altro "esposto" relativo agli "eventuali" finanziamenti, fatti dalle società che gestiscono le slot-machine, a quei partiti che votarono contro (o si astennero) sull'ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati il 16/12/2011, riguardante i 98 miliardi di euro che le società delle slot-machine DOVEVANO allo Stato, a seguito di un Accertamento fatto dalla Guardia di Finanza nel 2004 (clicca qui per saperne di più)
Copia dell'esposto inviato
Esposto a TUTTI i Signori Procuratori Generali presso le Corti d'appello - Loro sedi
I sottoscrittori del presente esposto sono tutti
aderenti al M.I.L. (Movimento Indipendentista Ligure) in persona del suo Presidente Vincenzo
Matteucci e del suo Segretario Raffaele Migliorini.
Il M.I.L. sin dalla sua costituzione ha avuto, tra l'altro, la caratteristica e la volontà
di essere movimento politico, come tale del tutto lontano e
distinto da quei partiti politici, che già sin da allora (quando
ancora non si parlava, come attualmente, di "casta"), venivano
considerati come veicoli di corruzione del sistema politico-istituzionale d'Italia.
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In aderenza a tali scopi il M.I.L. intende in questo
particolare momento storico, richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e della
Magistratura sulle fonti economiche della gestione degli attuali partiti.
A) La premessa di tanto è costituita, storicamente, dalla introduzione del c.d.
"finanziamento pubblico" dei partiti, dalla sua abolizione in forza del noto,
plebiscitario referendum abrogativo del 1993 e, di fatto, dalla
ricomparsa di tale finanziamento sotto le mentite spoglie
di quelli che, dal punto di vista puramente espressivo, si sono definiti, nelle leggi,
successivamente entrate in vigore come "rimborsi delle spese elettorali"
(Legge 3/6/ 1999 n. 157) e "rimborsi elettorali" (Legge
29/7/2002 n. 176).
B) Va subito detto che, a parere dello scrivente Movimento, le due leggi, sopra citate,
usano espressioni e sistemi volutamente ambigui, all'evidente scopo di
consentire ai partiti, beneficiari effettivi dei finanziamenti, di "sgusciare tra
maglie delle norme" e, comunque, di "mimetizzarsi" il più possibile.
Malgrado ciò le norme della legge 157/1999 e della Legge 156/2002 usano
espressioni molto significative e delineano sistemi di controllo, che non possono
essere nascosti.
B) 1) Va subito detto che i mezzi economici, che finanziano i partiti, sono "a
carico del bilancio interno della Camera dei Deputati" e "a carico
del bilancio interno del Senato della Repubblica" (art. 1 capoverso Legge
3/6/1999 n. 157). Consegue da ciò che si tratta di denaro pubblico.
B) 2) Le due leggi parlano ripetutamente di "spese"
elettorali e il termine "spesa" non può essere altrimenti
considerato che come relativo a "esborso", che i partiti possano
aver sostenuto: deve trattarsi, dunque, di denaro, uscito dalle
casse dei singoli partiti.
B) 3) Questo concetto è ribadito dall'ipotesi di irregolare redazione del
"rendiconto" che i partiti debbono presentare ai Presidenti dei
due rami del Parlamento e che può essere "non convalidato", perché
in tal caso i Presidenti stessi "sospendono l'erogazione del rimborso
sino ad avvenuta regolarizzazione" (art.1 comma 8 Legge 157/99).
Ciò significa senza dubbio alcuno che i partiti non possono comportarsi a loro piacimento
e che il rendiconto deve essere accompagnato dai documenti giustificativi.
B) 4) A tali finanziamenti possono accedere anche partiti, che non abbiano più rappresentanza
parlamentare o che, addirittura non svolgano più attività politica.
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Sulla base di tali premesse il presente esposto
viene rivolto anche all'attività di gestione finanziaria di tali partiti, che, vengono
qui indicati in termini certamente parziali ed esemplificativi, non avendo il sottoscritto
Movimento cognizione del loro effettivo elenco.
Quanto sopra ritenuto, alla S.V. Ill.ma si chiede di disporre le più opportune indagini
al fine di appurare:
1) se i rimborsi elettorali sono stati percepiti dai seguenti partiti, enumerati senza
ordine di importanza e senza pretese di completezza di elenco: Udeur, Margherita, Partito
Socialista, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Popolo della Libertà, Partito Democratico,
Lega Nord, Italia dei Valori, Partito Radicale, Partito dei Verdi e quanti altri a
definirsi: e ciò anche per quel che concerne le loro strutture
periferiche.
2) se i partiti, che tali rimborsi abbiano ricevuto, li abbiano ottenuti ed incassati
sulla base di rendiconti, presentati ai Presidenti del Parlamento e
forniti delle regolari "pezze giustificative".
3) se, una volta materialmente incassati i denari, questi ultimi siano
stati concretamente destinati ad attività politiche del singolo partito percipiente o,
in ipotesi, altrimenti indirizzati.
4) se, in ipotesi negative, a carico di chi di dovere possano raffigurarsi illeciti
penali del tipo di reati di peculato, appropriazione indebita aggravata, truffa
aggravata e quant'altro.
Come mezzo al fine dell'utile espletamento delle indagini invocate si prospetta la misura
del sequestro di tutte le rendicontazioni, che possano essere state presentate
ai Presidenti dei due rami del Parlamento.
Il sottoscritto Movimento, infine, chiede, nella non ritenuta ipotesi di richiesta di archiviazione del procedimento, di essere informato, onde poter proporre opposizione, indicando come luogo delle effettuande comunicazioni e/o notifiche il proprio domicilio, anche eletto, nella propria sede in Genova Via XX Settembre 21/7 – 16121 Genova.
Genova, sabato 7 aprile 2012
Con tutta osservanza
Il testo del comunicato è stato
distribuito anche come volantino
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