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Il Secolo XIX - Giovedì 17 maggio 2007

 

PROPOSTA DEL GOVERNATORE PIEMONTESE MERCEDES BRESSO

«Unificare Piemonte e Liguria»

Luigi Leone

Unificare il Piemonte e la Liguria. La proposta arriva da Mercedes Bresso, diessina, presidente della Regione piemontese, un tipo poco incline ad assecondare il gusto della boutade. Sull’asse Genova-Torino, del resto, alcuni dossier si sono già felicemente chiusi (la fusione fra le multiutility Amga e Aem e l’integrazione del trasporto pubblico interregionale), altri sono in corso d’opera (la candidatura congiunta per l’Authority nazionale dei trasporti) e altri ancora potrebbero aprirsi. Europeista convinta ma altrettando fervida sostenitrice del federalismo, la Bresso scaglia il sasso in piccionaia parlando a margine di un incontro all’Università di Torino, altro snodo che potrebbe veder fiorire, più o meno a breve, collaborazioni e sinergie. E poi, diciamo la verità, a rendere credibile il ragionamento è il modello indicato: quello del Trentino Alto Adige, che garantirebbe la sopravvivenza dei due consigli regionali e dei due presidenti. Insomma, la signora governatore del Piemonte non mette in discussione il ruolo e la poltrona propri e ciò, paradossalmente, significa che parla sul serio. Perché in politica non si ha memoria di proposte in virtù delle quali chi le formula deve fare un passo indietro. L’ipotesi di una macroregione del Nord Ovest, del resto, è un’ipotesi di lavoro sulla quale si stanno spendendo in molti: sia nell’ottica delle grandi infrastrutture viarie e ferroviarie, sia in quella di un rilancio dell’industria manifatturiera e dell’alta tecnologia che dovrebbe portare, agganciando Milano, a una riedizione corretta in chiave moderna nel vecchio triangolo industriale. Il “dossier” piace a Confindustria, il cui presidente Luca Cordero di Montezemolo lo giudica un’opportunità per tutto il Paese, e trova pronto a sostenerlo anche Alessandro Profumo, numero uno dell’Unicredit. Certo, il disegno è ambizioso e gli ostacoli da superare sono alti e numerosi. Ma c’è troppa carne al fuoco, e in troppi cominciano a esporsi, per non prendere sul serio le parole della Bresso.

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