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la Repubblica - Giovedì 17 maggio 2007

 

IL CASO

La Bresso: "Piemonte e Liguria si unifichino"

Marco Trabucco

 

"Me lo hanno
proposto giorni fa
alcuni industriali
genovesi"

TORINO - «Il Piemonte e la Liguria si dovrebbero unificare e sto lavorando perché questo avvenga». Lo ha sostenuto ieri sera la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso in margine a un incontro cui ha partecipato alla facoltà di Scienze politiche. «Me lo hanno proposto alcuni industriali liguri qualche giorno fa, nel convegno sulla logistica che si è tenuto qui a Torino - ha aggiunto - però non ne ho ancora parlato con il mio collega Claudio Burlando». Bresso però ha già le idee chiare sui modi: «L'unificazione - ha spiegato - si potrebbe fare seguendo il modello del Trentino Alto Adige, mantenendo cioè due Consigli, in questo caso regionali e non provinciali, e i due presidenti di giunta. Potrebbe esserci invece una turnazione alla presidenza del consiglio unificato». I vantaggi dell'unione? «C'è una storia secolare che vede integrate queste due regioni. E credo che mettersi insieme potrebbe essere molto utile in settori come la sanità, i trasporti, la logistica». Il sogno, ma Bresso questo non lo dice, sarebbe di creare una sorta di Catalogna italiana in grado di competere alla pari con le altre grandi regioni alpine e mediterranee. La provocazione di Bresso arriva pochi giorni dopo la duplice cand1datura di Torino e Genova come sedi congiunte della futura Authority nazionale dei Trasporti, lanciata nel convegno torinese dai due assessori regionali il piemontese Daniere Borioli e il ligure Luigi Merlo. Lunedì scorso inoltre Piemonte e Liguria hanno stretto un patto per l'integrazione del trasporto pubblico locale a cavallo fra le due regioni, coordinando le decisioni relative a percorsi, orari e fermate di treni e autobus. Prima la scelta di Alessandria come retroporto dello scalo genovese. Poi l'accordo sul trasporto locale. Infine la richiesta congiunta di Piemonte e Liguria di dividersi la sede dell'authority nazionale dei Trasporti. Corre soprattutto sui binari l'alleanza fra le due regioni che, per la presidente del Piemonte Bresso, da infrastrutturale e 1ogistica dovrebbe diventare politica e amministrativa. Il punto di partenza è comunque quello dei trasporti, con la richiesta di avere a Torino e Genova la sede dell'authority. «Una candidatura Torino-Genova - hanno spiegato nei giorni scorsi l'assessore piemontese Daniele Borioli e quello ligure Luigi Merlo - è una soluzione che permetterebbe di sfruttare le indubbie competenze in materia di trasporto e movimentazione merci e la collaborazione che le due Regioni hanno recentemente inaugurato». La scelta dell'Authority portuale di Genova di fare di Alessandria il suo retroporto privilegiato, ha sottolineato Borioli, «non è per il Piemonte un punto di arrivo ma l'inizio di un cammino». E «proprio l'alleanza tra territori - ha osservato - potrebbe fare la differenza». «Queste due regioni hanno costruito per i loro territori - ha ribadito Merlo - e per il sistema economico le condizioni per realizzare un grande modello di sviluppo, ma essendo prive delle necessarie autonomie in campo finanziario hanno bisogno di un Governo che viaggi alla stessa velocità». Secondo l'assessore ligure «l'unica arma ancora in mano alle Regioni per sollecitare il Governo ad assumersi precise responsabilità su temi decisivi per il nostro Paese è quella di proporre leggi che travalicano le competenze regionali, soprattutto dove si tratta di materia concorrente». «Le nostre due regioni - ha continuato Merlo - stanno disegnando uno dei sistemi portuali e logistici più avanzati a livello europeo, una grande risorsa per il sistema Paese, un progetto che vede l'attenzione del mondo dello shipping mondiale, oltre che del sistema produttivo italiano. Chiediamo al Governo di aiutarci a realizzarlo, non ci interessa come». «Alle Regioni - ha concluso Merlo - spetterà il compito di trovare le intese con i territori, dopo aver costruito un grande consenso progettua1e come è avvenuto con il Terzo Valico».

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