Va
risolto il “problema RUMENTA”
tenendo
presenti i fattori
SALUTE ed AMBIENTE .
Il M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure ha
deciso di dedicarsi ANCHE alla
RISOLUZIONE del “problema
RUMENTA”, con tutta
la “potenza di fuoco”
dei suoi VOLANTINI ( come questo che diffonderemo il più
possibile)
Domenica 21 novembre
in un articolo apparso su “Il
Secolo XIX”, Claudio Caviglia ha
scritto:
“…a questo proposito, conviene fare qualche
precisazione. Punto primo. La legge italiana dice che in Italia non si possono
più costruire discariche. Punto secondo. Lo Stato italiano ha recepito una
direttiva europea che indica nei
termovalorizzatori la soluzione
per lo smaltimento dei rifiuti. Punto terzo. Un anno e mezzo fa
Sabato 20 novembre in un articolo, “la Repubblica” attribuisce al Prof.Valerio la seguente
dichiarazione:
“Dai
nostri calcoli, dopo la raccolta differenziata, con la bio-ossidazione, che è la dizione precisa, si
potrebbe trattare 200 mila tonnellate di rifiuti putrescenti o indifferenziati,
che darebbero, “lavorati” in una
settimana da batteri, e dopo l’eliminazione di acqua e anidride carbonica,
centomila tonnellate di residuo secco, tante quanto le ceneri del previsto
inceneritore……”
Sabato 20
novembre, in un articolo, il “Corriere Mercantile”, attribuisce al Prof.
Valerio la seguente dichiarazione:
“…un
inceneritore, più brucia, più guadagna. Peccato che se, come nel caso di
Brescia, gli introiti sono quasi triplicati, in proporzione sono aumentate le
quantità di inquinanti
emessi in atmosfera
che
ricadono tutti sulla stessa fetta di territorio…”
PREMESSO tutto questo , il
M.I.L. fa la seguente PROPOSTA:
1°) FERMARE ogni
decisione sullo smaltimento RIFIUTI per almeno
5 mesi.
2°) INCENTIVARE veramente la
“raccolta differenziata”, aprendo anche una “gara” per
un “concorso” di
idee e proposte.
3°) COINVOLGERE-RESPONSABILIZZARE il più possibile, nella
soluzione del problema “rumenta”, i Cittadini
ed
i “Comitati spontanei”,
anche con la nascita
di società di gestione “public
company” , sul modello
del Comune di
PECCIOLI
( che
però, sul metodo
di smaltimento, NON
VA BENE, perché ieri ,
abbiamo
appreso che non
fa
l’essiccazione-bio-ossidazione
) .
4°) Durante questi
5 mesi VERIFICARE ed
APPROFONDIRE le dichiarazioni
del Prof. Valerio ( Sono tutte anche su Internet http://www.village.it/italianostra/bioossidazione.htm
e http://www.village.it/italianostra/Bioossidazione.htm
) e, se
VERE e REALIZZABILI, iniziare un
“PERCORSO VIRTUOSO” che porti
alla costruzione di
stabilimenti per la “TERMOESSICCAZIONE” o meglio “BIO-OSSIDAZIONE” della RUMENTA, che servano ANCHE per BONIFICARE
la discarica di Scarpino che , suddivisa a lotti, andrebbe
“RIBALTATA” e portata dentro un
“TERMOESSICCATORE” o
“BIO-OSSIDATORE” e, con il materiale
che ne esce, non
più putrescente ed inquinante,
iniziare a RICOSTRUIRE l’attuale
“discarica di Scarpino”,
che diventerebbe un vero e
proprio “modello” , senza più puzza
e “percolato.
Contemporaneamente , la “RUMENTA”
prodotta adesso, subirebbe
SUBITO tale TRATTAMENTO.
Questa è
Genova lunedì 22
novembre 2004 ( Sul RETRO
l’esempio della Provincia di TRENTO)
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Genova
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